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Fare il medico in Antartide, a -50 gradi sottozero, ma con un compenso lordo giornaliero di 245 euro per un anno, a partire dal prossimo mese di novembre. Questa la possibilità offerta dalla partecipazione alla XXXII spedizione italiana in Antartide, promossa dal Programma nazionale di ricerche in Antartide (Pnra), finanziato dal Miur, nella stazione italo-francese Concordia, sul plateau antartico nel sito di Dome C a 3.200 metri di altitudine.

C'è tempo fino al 13 giugno per candidarsi. Il medico selezionato dovrà assicurare inteventi di primo soccorso e assistenza sanitaria al personale della stazione. "Oltre, naturalmente, alla laurea in Medicina e Chirurgia e all'iscrizione all'Albo professionale dei medici chirurghi e odontoiatri – sottolinea il Pnra – è considerato titolo preferenziale il diploma di specializzazione in Anestesiologia e rianimazione, in Chirurgia generale o specialistica, in Ortopedia e traumatologia o in una branca dell'area dell'emergenza".

Lavorare in condizione estreme come quelle che si possono trovare in Antartide può far desistere molti candidati. Per il periodo corrispondente alla partecipazione alla spedizione, verrà richiesta al medico l'assegnazione temporanea al Pnra, e "in quanto dipendente o a contratto con una pubblica amministrazione, il personale selezionato manterrà la propria retribuzione, alla quale verrà aggiunto il trattamento di missione (diaria) determinato secondo le modalità correnti. Per il periodo definito di 'campagna invernale' – riporta il bando – l'importo lordo giornaliero attualmente corrisposto è pari a 245 euro".