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La storia di Chiara e Giuseppe, coppia di palermitani che ha partecipato alla scorsa puntata di C'è Posta per Te, ha generato un grande clamore mediatico e se ne continua a parlare in queste ore. Giuseppe ha chiesto aiuto alla trasmissione, per fare una sorpesa alla fidanzata: abbandonato dai genitori quando non aveva compiuto un anno, è stato cresciuto dalla nonna, che è scomparsa di recente. Accanto a lui ci sono Chiara e la sua famiglia. La redazione di Fanpage.it li ha contattati per capire cosa è accaduto dopo la puntata dello show (LEGGI QUI IL RIASSUNTO DELLA PUNTATA).

Non sono mancate alcune polemiche e la giovane ha spiegato:

Abbiamo aperto un negozio di rivendita di caffè che si trova a Palermo. Si tratta di un’idea che avevamo già da tempo e abbiamo iniziato a metterla in pratica e a procedere con i preparativi appena ne abbiamo avuto l’opportunità, per poi aprire nell’ottobre scorso. Ho letto in rete diverse informazioni inesatte sul nostro conto, anche che il negozio era aperto già da tempo. Non è così. Mia madre possiede un ingrosso con i medesimi articoli, qui ci occupiamo del dettaglio.


Qualcuno sostiene che la storia dei due ragazzi sarebbe stata montata ad arte allo scopo di guadagnarci. Chiara ha aggiunto:

Per quanto riguarda il regalo ricevuto, posso dire che non è molto, sicuramente non le cifre che ho visto girare sui social dove pare parlino addirittura di milioni. Venti mila euro? No, siamo molto sotto. Direi meno di 10 mila euro. Ho visto e vedo ancora circolare molte inesattezze sul nostro conto. Addirittura, anche se si tratta di poche persone, c’è qualcuno che sostiene che la nostra storia non sia vera e che Giuseppe non fosse povero. Ci tengo a precisare che è tutto vero, nella storia abbiamo parlato di lui, non di me. Nessuno ha mai detto che sono povera perché non sarebbe vero.

Leggo che qualcuno scrive che Giuseppe indossa vestiti firmati o che frequentiamo hotel di lusso. Sono cose che non esistono: tutti i vestiti che indossa Giuseppe facevano parte dell’armadio di mio padre che, purtroppo, non c’è più. Non sono abiti acquistati. C’è chi ha visto che indosso un solitario al dito e ha fatto storie anche su quello, ma costa 80 euro ed è l’ultimo regalo di mio padre. Tutto è assolutamente vero. Nella redazione di C’è posta per te lavorano persone serissime che hanno verificato tutto. In più, nulla è stato fatto per soldi: Giuseppe voleva solo farmi una sorpresa.