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01La nuova Legge di Stabilità ha portato una serie di novità che entreranno in vigore a partire dal gennaio del prossimo anno. Tra queste c’è anche il nuovo 730 valido per dipendenti e pensionati.

A partire da gennaio le cose cambieranno per la dichiarazione dei redditi; circa 30 milioni di italiani non dovranno più presentare richiesta ai C.A.F., sarà infatti l’Agenzia dell’Entrate a compilare il 730, avendo cura di farlo avere a tutti i dipendenti e pensionati italiani.

Il 12 dicembre ha visto il via libera del Consiglio dei Ministri su questa nuova norma che include una serie di novità molto importanti ma anche particolarmente utili per i cittadini.
Innanzitutto, la nuova dichiarazione dei redditi verrà inviata direttamente a casa ai contribuenti in quanto sarà già stata compilata in parte dai funzionari del Fisco.

La ricezione però non avverrà via posta ordinaria e nemmeno via mail, potrà essere consultabile e scaricabile via internet disponendo dei dati di accesso al sito dell’Agenzia delle Entrate, oppure presso gli uffici dei C.A.F. di rappresentanza.

Il nuovo modello sarà dunque già disponibile online e presso i Centri Fiscali, dal 15 aprile, e dovrà essere riconsegnato al Fisco entro il 7 luglio, data entro la quale ognuno di noi potrà chiedere al C.A.F. di effettuare delle modifiche o delle integrazioni, ad esempio nel caso in cui non siano state riconosciute detrazioni, esenzioni e deduzioni di qualche tipo. Stesso discorso vale anche per chi invece avrà contratto un debito con lo Stato. In ogni caso tutti i cittadini dovranno pagare la somma atta all’adempimento delle pratiche, anche nel caso in cui non si ritenga che il documento già compilato vada integrato.

Il 730 del 2015 conterrà infatti sia i redditi di lavoro che da pensione che saranno stati comunicati dal proprio datore di lavoro o dagli enti previdenziali, anticipatamente. In seconda battuta, il Fisco si occuperà di collocare anche i redditi dei fabbricati calcolati sulla base dei dati catastali, e il grosso delle detrazioni: come ad esempio quelle legate alla previdenza integrativa, agli interessi passivi suoi mutui e quelle legate alle polizze vita, che saranno le assicurazioni, gli enti e le banche a fornire al Fisco, entro marzo.

Nel nuovo 730 non saranno invece incluse le famigerate spese sanitarie; per il momento, sarà infatti cura di ogni cittadino inserirle da sé, come già succedeva per gli anni passati, tramite l’assistenza di uno dei funzionari dei Centri Finanziari preposti.
Questo significa che non sarà più possibile scaricare per conto del coniuge o di altro parente.

Dal 2016, il Fisco dovrebbe ovviare anche al nodo delle spese sanitarie, occupandosi di compilare integralmente il 730 per conto del cittadino, inserendo cioè quindi anche tutte le spese relative agli esami, alle operazioni effettuate, ai ricoveri prescritti e ai farmaci acquistati da tutti i cittadini, tramite i dati raccolti presso le ASL, le farmacie e i medici di base, dalla tessera sanitaria elettronica, entrata in vigore nel 2008, e gradualmente negli anni successivi, secondo scadenze e modalità differenti da Regione a Regione.

Autore | Enrica Bartalotta