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Nuovo allarme smog a Pechino. È il secondo sos lanciato dalle autorità cinesi a stretto giro di posta, peraltro a distanza di pochi giorni dal vertice mondiale di Parigi sul clima. Da sabato è attesa un'ondata di smog in tutto il nord della Cina. Il nuovo allarme rosso comporterà modifiche alla viabilità e al quotidiano svolgimento delle attività lavorative e studentesche.

Vietati persino i barbecue all’aperto, mentre le scuole sono state invitate a chiudere, anche se la decisione finale spetta alla direzione di ciascun istituto. Dato lo stato d’emergenza decretato dallo stop alle attività ordinarie, sarà difficile che una scuola, una fabbrica o un distretto deputato alla circolazione  evitino di dare seguito ai divieti.

Lo smog, peraltro, non si dissolverà prima di martedì prossimo e la visibilità a Pechino e nelle altre zone interessate scenderà a meno di un chilometro. La concentrazione di particelle inquinanti PM2,5 salirà a 500 per metro cubo d'aria.

Nel novembre scorso, dopo che per alcuni giorni la capitale era stata avvolta da una fitta nube di smog, le autorità municipali sono state criticate per non aver dichiarato l'allarme rosso e non aver preso misure drastiche per ridurre l’inquinamento.