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Sicilia mozzafiato: ecco la cometa Neowise sul tempio di Segesta

Il fascino della cometa Neowise illumina delicatamente il parco archeologico di Segesta. Lo spettacolo della natura incontra la magnificenza della storia, nello splendido scatto di Dario Giannobile. La cometa, scoperta a marzo e diventata visibile a occhio nudo a giugno, ha conquistato appassionati ed esperti.

La fotografia di Dario Giannobile ha rapidamente fatto il giro del mondo. Il merito è, anzitutto, della maestria del fotografo, che ha saputo catturare un momento prezioso.

Così Giannobile ha descritto l’immagine sui social:

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“Ancora una volta è indescrivibile il fascino di alcuni luoghi della Sicilia… Il tempio dorico di Segesta emerge dal buio della vallata! Un posto unico senza alcun abitato moderno. Immerso nella natura, sembra ergersi da tempo immemore dalla collina su cui è stato costruito.

Il silenzio e le stelle accompagnano ancora una volta la ricerca di un momento sognate che ci possa permettere di chiudere gli occhi e provare a rivivere con la fantasia l’abitato di Segesta. Chi sa come doveva apparire il tempio a quel tempo. Forse illuminato da fuochi insieme all’abitato dell’antica città.

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I suoi resti possono ancora essere visti nella montagna che sovrasta il tempio e sulla cui cima è stato edificato un bellissimo teatro greco che si affaccia sulla vallata. Ancora oggi il teatro rivive il suo scopo e, durante le notti estive, vengono organizzati degli spettacoli e messe in scena antiche rappresentazioni degli autori greci e latini.

Mi sono recato in questo luogo con il preciso intento di riprendere la cometa Neowise 2020 mentre sorge alle spalle del tempio. Nello scatto la cometa sembra invece tuffarsi dentro il tempio come a volere anche essa immergersi nella storia. Questo scenario potrebbe essere benissimo ripreso in Grecia o in una delle sue antiche colonie.

Insomma non è un luogo solo della Sicilia ma dell’intera cultura mediterranea. Ecco quindi che l’astro celeste ci ricorda che siamo tutti un unico popolo sotto un unico cielo!”

Foto: Dario Giannobile

Redazione