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Caltagirone-Gela foto del 21 novembre 2013

Fiumefreddo di Sicilia 13 gennaio 2014

 

Al Signor Presidente della Regione Siciliana

On. Rosario Crocetta

All’Assessore Regionale alle Infrastrutture e Mobilità

Avv. Nino Bartolotta

Al Dirigente Generale Dipartimento alle Infrastrutture Mobilità

Dr. Giovanni Arnone

Al Signor Sindaco del Comune di Caltagirone Dr. Nicolò Bonanno

Al Signor Sindaco del Comune di Gela Dr. Angelo Fasulo

Al Signor Sindaco del Comune di Niscemi Dr. Francesco La Rosa

Al Direttore di Rete Ferroviaria per la Sicilia

Dr. Andrea Cucinotta

Ai Sigg. Deputati all’Ars

Agli Organi di Stampa

Loro Sedi

 

Oggetto: Richiesta incontro “urgente” per il ripristino della tratta Ferroviaria Caltagirone-Gela

chiusa dall’8 maggio 2011.-

 

Ill.mo Presidente,

con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, ormai da due anni, e da circa sette mesi dissequestrata dagli organi competenti.

Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa.

In occasione del servizio del Tgr Sicilia in data 21 novembre 2013, abbiamo avuto modo di riportare alla ribalta della cronaca tale chiusura e nello stesso tempo abbiamo avuto modo di confrontarci con i sindaci di Caltagirone dott. Bonanno e di Gela dott. Fasulo.

Assieme concordavamo sull’importanza della riapertura in tempi brevi di questa tratta e che tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario.

Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro dell’infrastruttura avvenuto circa sette mesi, chiede se il Governo Regionale e/o l’Assessore alle infrastrutture e mobilità siano a conoscenza:

§         di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino della circolazione ferroviaria?

§         del bando di gara europeo per l’appalto di “rimozione strutture e apparati sistema GSM-R tratta ferroviaria AVELLINO-ROCCHETTA E CALTAGIRONE-GELA” per un importo di 803.000 euro iva esclusa, peraltro forse già appaltato?

§         di quali interventi finalizzati al ripristino della piena funzionalità, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria stia approntando, in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia, dal momento che sono costretti per i loro spostamenti quotidiani a servirsi di percorsi alternativi non agevoli e poco sicuri?

La gara d’appalto per la rimozione degli apparati non ci tranquillizza, anzi, ci fa presumere la definitiva chiusura della tratta; alla luce di questi nuovi fatti, è necessario fare chiarezza su quello che si vuole fare del futuro della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela.

Nell’attesa di un sollecito riscontro, ci facciamo carico di concordare e convocare con gli Amministratori di Caltagirone, Niscemi e Gela un incontro urgente con i rappresentanti della Regione Sicilia-Dipartimento infrastrutture e i Dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, sui luoghi del crollo, per fare il punto della situazione e sulle sorti di un’importante arteria ferroviaria che non può e non deve essere chiusa per nessun motivo, visti gli enormi investimenti fatti in quest’ultimo decennio.

Cordialmente

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani