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"Non ho mai guadagnato un euro in modo illecito in vita mia. Avrei pagato le tasse su quei soldi". Fabrizio Corona, interrogato dal gip di Milano, respinge tutte le accuse. "Quei soldi sono frutto del mio lavoro frenetico di 10 mesi. Avevo intenzione di pagare le tasse e mettermi in regola", ha dichiarato l'ex re dei paparazzi. Secondo la difesa non si tratterebbe di evasione fiscale "perché i termini per pagare le tasse sono ancora aperti". Corona rispondendo al gip ha ribadito più volte di non aver "mai guadagnato un solo illecito, quello che si dice è tutta una favola". Poi ha sostenuto che se avesse voluto davvero "far sparire" i soldi "ci avrei messo poco".

Nelle prossime ore, la difesa depositerà un'istanza di scarcerazione, idem per quanto riguarda Francesca Persi, arrestata insieme a Corona. Nell'interrogatorio la donna si è difesa spiegando che i soldi trovati nel controsoffitto della sua abitazione "sono della società Atena, guadagnati in nero e bisognava solo trovare un modo per versare l'Iva e i termini per versarla erano ancora aperti". Allo stesso modo, i contanti portati in Austria e versati su un conto "non sono soldi di Corona, ma della società", di cui la donna era amministratrice.

Intanto Corona ha dato il suo assenso alla rogatoria inoltrata dai pm in Austria, dove avrebbe portato soldi in contanti. Lo ha spiegato il suo legale, l'avvocato Ivano Chiesa, chiarendo che proprio Corona ha rivelato che in Austria "ci sono due conti" dove sono depositati "circa 900 mila euro". L'obiettivo degli inquirenti è arrivare al sequestro di quelle somme (nell'ordinanza di custodia cautelare si parla di 1-1,5 milioni di euro), che si aggiungono agli oltre 1,7 milioni di euro trovati nel controsoffitto di casa della Persi.