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Siccità e scarse precipitazioni mettono in serio pericolo la produzione agricola di Pantelleria. A farne le spese sono le eccellenze del territorio famose in tutto il mondo: la produzione di capperi risulta dimezzata, l'uva registra  un calo del 30% rispetto al 2015. Questo il quadro emerso nel corso di Passitaly, manifestazione enogastronomica di promozione dei prodotti tipici dell'Isola.

«Quest'anno a causa della siccità la produzione di capperi ha subito un calo del 50% che andrà a incidere sul fatturato – spiega al Giornale di Sicilia Rosario Cappadona, responsabile commerciale della cooperativa agricola capperi di Pantelleria -. In media a Pantelleria si producono 2 mila quintali di capperi, quest'anno la produzione si è attestata a quota mille quintali, con un calo del fatturato vicino al 50%».

«In Italia ogni anno – aggiunge – si producono 2.500 quintali di prodotto, circa 200-300 quintali a Salina, la restante parte in Puglia. In Italia il consumo è di circa 10 mila quintali. Il 70% della produzione di capperi proviene da Pantelleria, che tra l'altro produce circa il 30% del fabbisogno nazionale». Un'annata così siccitosa non si verificava a Pantelleria dagli anni Ottanta. Il vicesindaco dell'isola, Angela Siragusa, ha spiegato che è già stato avviato l'iter per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità per i danni subiti dai produttori.