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diarioStando ad un recente studio pubblicato sul Psychosomatic Medicine Journal le ferite guarirebbero più in fretta qualora “l'ammalato” mettesse per iscritto i suoi pensieri e le sue sensazioni sul traumatico evento che lo ha portato a ferirsi.


Su un campione di adulti in là con l'età è stato condotto un piccolo studio.
A loro è stato chiesto di scrivere per almeno 20 minuti al giorno qualcosa sulla propria condizione di vita che li tormenta ed affligge anche fisicamente.

Nel frattempo un gruppo di controllo monitorava l'intera situazione.

Due settimane dopo i partecipanti sono stati sottoposti ad una biopsia della pelle, così da procurare loro una ferita.

 

La settimana successiva, i ricercatori hanno cominciato a controllare l'evolversi delle ferite ogni un tot di giorni per registrare come i partecipanti alla ricerca guarissero o peggiorassero.

E' stato sorprendente che il 76% delle persone sottoposte all'esercizio di scrittura siano guarite pienamente entro 11 giorni. Mentre solo il 42% del gruppo in bianco (senza esercizio di scrittura) era al loro stesso livello.

 

Ma come è possibile che un semplice foglietto di carta ed una penna possano influenzare la guarigione del corpo?
 

A questa domanda i ricercatori non sanno come rispondere in maniera esatta.
Hanno ipotizzato un paio di cosine. Tra queste la più accreditata è che l'esperimento abbia in qualche modo ridotto lo stress, dice  Elizabeth Broadbent co-autore della ricerca, “Sappiamo per certo che lo stress sia correlato ad una più lenta guarigione delle ferite. Riducendolo, quindi, le ferite dovrebbero guarire più velocemente”.

 

Su questo siamo d'accordo. Essenzialmente l'esercizio di scrittura ci aiuta a metabolizzare quello che ci è accaduto così da passare oltre e sorridere alla vita con l'ingenuità di un fanciullo.

Un'altra ipotesi sarebbe quella che la riduzione dello stress potrebbe in qualche modo legarsi ad un riposo migliore e quindi ad una più veloce guarigione. E' risaputo infatti che il riposo totale ed il sonno siano amici di coloro che non stanno proprio bene.

Conclusione

Probabilmente prendere l'abitudine di tenere un diario nel quale annotare paure e preoccupazioni potrebbe essere un tocca sana per migliorare la qualità di tutta la nostra vita.
Broadbent suggerisce di scrivere per almeno 20 minuti, tre giorni a settimana.
Io dico che sarebbe meglio farlo tutte le sere prima di andare a nanna + quando se ne sente il bisogno. In questo modo dovrebbe risultare più facile creare una nuova e sana abitudine.

 

Riferimenti
 

1. Immagine | ittlemammasaid.blogspot.it

 

2. Autore | Viola Dante