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SIRACUSAColpo di scena durante il processo per l'uccisione di Eligia Ardita, infermiera di 36 anni e della piccina che portava in grembo, avvenuta al culmine di un litigio tra la donna e il marito Christian Leonardi, 41 anni. L'uomo, in carcere dal mese di settembre dello scorso anno poiché accusato del delitto, ha ritrattato la confessione, sostenendo di essere stato indotto ad addossarsi le responsabilità del delitto dal "martellamento" subìto poco prima dell'arresto. 

La donna venne uccisa il 19 gennaio del 2015 nell'appartamento della coppia, in via Calatabiano. La dichiarazione di Leonardi è contenuta in una memoria di dieci pagine che i difensori di Leonardi hanno consegnato alla Corte d'Assise ieri mattina, quando stava per concludersi la prima udienza del processo. "L'imputato – spiegano i legali – sostiene di aver reso la confessione anche per l'opportunità di avere accesso ai benefici previsti dalla legge e per avere il conforto della famiglia". Leonardi nella memoria ripercorre tutta la vicenda giudiziaria, ribadendo di aver soccorso la moglie dopo che questa si è sentita male e di avere chiamato il 118 e i suoceri: in questo modo, dunque, ribadisce la sua estraneità ai fatti e proclama la sua innocenza