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Non poteva iniziare nel peggiore dei modi il processo d'appello per Francesco Schettino. Come si legge sull'Ansa, nella prima udienza il procuratore generale, Francesco Ferrucci, ha chiesto la condanna dell’ex comandante della Costa Concordia a 27 anni di carcere e tre mesi di arresto, 11 di più rispetto alla pena inflitta in primo grado (16 anni) e persino più pesante, un anno in più, di ciò che aveva chiesto sempre in primo grado il pm.

Schettino non era presente in aula ed è stato informato telefonicamente dai suoi avvocati, che in parte non sono più quelli scelti dall’imputato nella fase istruttoria e nel processo in corte d'assise a Grosseto. Nel naufragio morirono 32 persone, tra le quali una bambina.

Nella requisitoria, il pg, coadiuvato dal pm di Grosseto "applicato al processo" Alessandro Leopizzi, ha respinto tutte le richieste della difesa. E ha tentato di smontare l’impianto difensivo (che punta a testimonianze dibattimentali), negando a priori la possibilità che ci siano corresponsabilità nel naufragio e respingendo un confronto Schettino-Ambrosio come avevano chiesto i legali dell’ex comandante.