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01Una donna è stata ritrovata morta questa mattina a Palermo, nella sua abitazione di via Maggiore Toselli all’87. La figlia non avendo notizie di lei da un pezzo è andata dai Carabinieri, ma per lei non c’era più nulla da fare.

11 coltellate è il bilancio di un delitto che è ancora inspiegabile.
Anna Maria Renna è stata ritrovata morta questa mattina dai Carabinieri di Palermo, allertati dalla figlia che non la sentiva da un pezzo.
Era arrivata alla porta, e visto che bussando non arrivava nessuno, la figlia ha deciso di chiamare i Vigli del Fuoco, che si sono ritrovati davanti una scena raccapricciante.

La donna era riversa in una pozza di sangue con 11 colpi di arma da taglio sul corpo.
Sulla scena, la Polizia Scientifica ha trovato delle macchie di sangue rappreso, il che farebbe pensare che la vittima potrebbe essere stata uccisa alcuni giorni fa.

Gli inquirenti hanno disposto l’autopsia per stabilire con certezza l’ora della morte; il corpo di Anna Maria Renna si trova attualmente presso l’istituto di Medicina Legale del Policlinico.
E intanto si inizia ad indagare sul passato e nel presente della donna di 62 anni, che era conosciuta ai più perché sia in casa che in strada esercitava la professione.

Si pensa infatti che il responsabile dell’efferato omicidio possa essere un cliente, o qualcuno con cui la donna avesse un conto in sospeso, dato che dal quantitativo di colpi inferti, si potrebbe pensare ad un delitto passionale.

È l’ennesimo delitto commesso a carico di una persona di sesso femminile. Quest’anno, un’inchiesta dell’Eures ha stabilito che sono state 179 le donne uccise nel 2013 solo nel nostro Paese; un terzo dei delitti è consumato proprio negli ambienti famigliari o più vicini alle vittime.

E di omicidio passionale si è parlato anche nel corso delle indagini sul delitto di Catania dello scorso ottobre, in cui ha perso la vita una donna di 30 anni, Veronica Valenti, originaria di Belpasso.
Una violenta lite provocata dalla gelosia avrebbe fatto scattare il suo ex fidanzato, un senegalese di 27 anni, che l’ha tramortita con diversi colpi di arma da taglio e poi l’ha abbandonata, accasciata, sul volante della sua auto in via Tezzano, nel capoluogo etneo.

È proprio la gelosia, secondo l’Eures, ad essere uno dei moventi fondamentali dei delitti commessi contro le donne; solo lo scorso anno, 51 donne sono state uccise a mani nude, com’è stato per Concetta Traina di 27 anni; strangolata a San Giovanni Gemini, nell’agrigentino, assieme a sua mamma di 71. Le due donne sono state uccise a mani nude dall’ex fidanzato di lei, Mirko Lena, anche lui di 27 anni.

E solo due giorni fa è giunta la notizia di convalida del fermo per un altro ex fidanzato: Angelo Azzarello, che avrebbe ucciso con due colpi di pistola la sua fidanzata rumena, Alina Condurache, di 20 anni. Il delitto è avvenuto anche in questo caso dopo una lite, nelle campagne tra Palma di Montechiaro e Licata, in provincia di Agrigento.

Autore | Enrica Bartalotta