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“La Ritrosìa”: Essere donna siciliana non è cosa facile, e se non lo sei, comprendere alcuni aspetti unici della sicilianità non è semplicissimo. In qualunque regione d’Italia la donna si sente libera di esprimere la propria femminilità in ogni sua forma inclusa quella amorosa. La donna siciliana invece, a causa di regole non scritte ma di antico retaggio popolare, vive ancora oggi il peso del condizionamento che esse infliggono nei rapporti tra uomo e donna.

Mai cedere troppo presto alle lusinghe dei corteggiatori, sarebbe un passo falso, potrebbe farla considerare ” fimmina poco seria “, e questo perchè a pensarla così sono proprio i maschi siciliani e questo le donne lo sanno molto bene. Pertanto, il corteggiamento di una siciliana, è quasi una scienza, i pretendenti languono nella ritrosìa della donna che li porta allo sfinimento, scoraggiando perfino i più tenaci e temerari.

La donna siciliana desidera essere apprezzata in primis per ciò “che ha dentro” e non per il suo aspetto estetico, adora la galanteria, pretende assidue attenzioni e vuole essere “persuasa” e cederà soltanto quando penserà di aver convinto il pretendente che è una “donna seria”. La ritrosìa della donna mediterranea è fondata su un mondo di equilibri sottili, creati dal tempo, dove la strada che l’uomo deve percorrere è lunga, irta di spine, e dove l’amore è sofferenza.