Oggi sono poche le donne che sentono la necessità di sposarsi. Fino a qualche decennio fa invece, superare anche solo i venti anni senza avere ancora trovato marito, era quasi considerata una vera e propria disgrazia. Ecco quindi che venivano attivati tutta una serie di riti e “precauzioni” a volte strani e curiosi per evitare che questa eventualità avesse a verificarsi. Per accelerare il matrimonio ad esempio, era uso far dormire la ragazza per 3 notti di seguito con un confetto bianco sotto il cuscino; bisognava poi prestare grande attenzione, quando si spazzava la casa, a non farsi passare la scopa sopra i piedi, in questo caso infatti era alto il rischio di rimanere nubili. Ma non finisce qui; la donna che intendeva sposarsi doveva infatti evitare assolutamente di sedersi agli angoli della tavola oppure, al contrario, fare in modo di bere l’ultima goccia di vino rimasta nella bottiglia, cosa che pare portasse bene. Oggi non sarebbe più possibile; ma quando i preti portavano il loro bell’abito talare, pare che ai fini di un futuro matrimonio, fosse di buon auspicio riuscire a contarne tutti i bottoni. Certo dovendo insistentemente ammiccare su talune parti del corpo del religioso, era alto il rischio di essere fraintesi; il tutto con immaginabili conseguenze.
Se poi tutte queste precauzioni non sortivano alcun effetto, prima di abbandonarsi alla disperazione, si ricorreva come sempre a qualche Santo, ritenuto pronubo, con talune specifiche invocazioni del tipo:
San Pasquali Baylonni
prutitturi di li donni
mannatimillu nu beddu maritu
macari riccu e sapuritu !
Visto quindi che gli uomini sono sempre meno propensi al matrimonio l’invito che faccio alle donne e quello di tentare con questi metodi antichi.
Chissà che non funzionino davvero!