Il caffè è spesso al centro di ricerche ed approfondimenti volti ad evidenziarne le proprietà benefiche: se per molto tempo si è diffusa la tendenza a metterne in risalto le "controindicazioni", si può dire che adesso sono sicuramente le qualità ad esserne esaltate. L'ultimo studio in materia è stato pubblicato dal giornale americano Nature Neuroscience, che ha riportato le conclusioni cui sono giunti i ricercatori delle Johns Hopkins University a Baltimora.
A quanto pare, due tazzine di caffè espresso possono apportare benefici alla memoria a lungo termine, dopo circa 24 ore dall'assunzione. In generale, quanto confermato da questa ricerca, riprende nozioni già note sugli effetti cognitivi della caffeina, aggiungendo un approfondimento in merito alla capacità di fissare i ricordi.
Il test effettuato dai ricercatori ha esaminato 100 soggetti, i quali hanno dovuto osservare alcune immagini prima di assumere un placebo o una pillola contenente la quantità di caffeina di due espressi. Dopo 24 ore il gruppo è stato chiamato a riconoscere le immagini viste e quanti avevano assunto la pillola con la caffeina hanno dimostrato di avere una capacità mnemonica migliore rispetto a quelli che avevano assunto un placebo. Queste nuove conclusioni sugli effetti del caffè potrebbero essere utili in relazione allo studio delle malattie degenerative come l'Alzheimer.
A proposito di caffè, ecco un video con le divertenti reazioni dei bambini che lo assaggiano per la prima volta.
