Il cantautore napoletano, che avrebbe compiuto 60 anni il 19 marzo, è stato stroncato nella notte passata da un infarto.
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Biografia da Wikipedia
Diplomatosi ragioniere, comincia la sua carriera artistica con il gruppo "Batracomiomachia", poi nel 1975 inizia l'attività di session man, suonando nell'album che Mario Musella registra per la King di Aurelio Fierro e che rimane inedito fino al 2012, anno in cui viene pubblicato con il titolo Arrivederci[3], e, l’anno seguente, in Suspiro di Jenny Sorrenti[4][5], in Le due facce di Gianni Nazzaro di Gianni Nazzaro[6] (cantando anche i cori nella canzone Me ne vado[7]) ed accompagnando in tour Bobby Solo[8].
Sempre nel 1976 entra a far parte, come bassista, dei Napoli Centrale, dove incontra James Senese.
Verso la fine dell'anno Claudio Poggi, produttore discografico della EMI Italiana, ascolta una cassetta provino con alcuni brani originali del giovane Daniele, che decide di seguire discograficamente. Già a metà anno quindi viene inciso un 45 giri contenente le canzoni Che calore (inizialmente però intitolato Ca calore, con la dicitura napoletana più marcata) e Furtunato.
Terra mia, l'album d'esordio del 1977 dove vengono tra l'altro recuperati i brani del precedente singolo, denota il profondo legame del cantautore con la tradizione partenopea e mediterranea sia per le musiche che per i testi, i quali ricordano, talvolta, canti e usanze popolari tipicamente napoletane. Tra i brani dell'album di maggiore successo sono sicuramente Terra mia, ma soprattutto 'Na tazzulella 'e cafè, molto gettonata da Renzo Arbore nel suo programma Alto gradimento e Napule è che nel tempo sarà un vero manifesto per l'autore (che l'aveva scritta a soli 18 anni) e per l'intera città.
James Senese contribuirà in modo rilevante alla realizzazione dei successivi tre album: Pino Daniele (1979), Nero a metà (1980), Vai mò (1981). Fu influenzato dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, da George Benson e soprattutto dal blues, realizzando una sintesi fra elementi musicali e linguistici diversissimi, con vena personale e sempre controllata sul piano compositivo.
Nel 1981 l'artista tiene un grande concerto in Piazza del Plebiscito a Napoli, radunando duecentomila persone, accompagnato da una formazione tutta partenopea, tra collaboratori vecchi e nuovi (Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito, James Senese), che lo stesso anno partecipa all'album Vai mò (altra pietra miliare della carriera di Daniele). In questo contesto si va definendo il cosiddetto "Neapolitan Power" (letteralmente: energia napoletana), all'insegna dell'innovazione artistica in seno alla tradizione campana, con richiami preponderanti a rock, blues, funky e jazz.
La sua passione per i più svariati generi musicali (si passa da Elvis Presley a Roberto Murolo) gli dà l'opportunità di far nascere un nuovo stile musicale da lui stesso denominato "tarumbo`", a indicare la mescolanza di tarantella e blues, assunti come emblema delle rispettive culture di appartenenza.
Nel 1982 cominciano le prime grandi collaborazioni con musicisti di fama internazionale. L'album di quell'anno, Bella 'mbriana, è forte dei contributi di Alphonso Johnson al basso e soprattutto Wayne Shorter al sax soprano (entrambi provengono dallo storico gruppo Weather Report).
Il 1987 è l'anno di Bonne soirée, un album di rottura apprezzato da musicisti e addetti ai lavori per le sue sonorità dal respiro internazionale. Pino Daniele ancora una volta si avvale di musicisti di altissima levatura: Pino Palladino al basso, Bruno Illiano alle tastiere (l'unico musicista italiano dell'album, con cui registrerà rigorosamente dal vivo senza l'ausilio dell'elaboratore), Jerry Marotta alla batteria (allora musicista di Peter Gabriel), Mel Collins al sax e Mino Cinelu (Weather Report) alle percussioni.
Pino Daniele, con Rino Zurzolo al contrabbasso e Steve Pearson, durante il Tour 2004 "Pino Daniele Ensemble"
Nel 1989 gira l'Europa con i concerti di "Night of the guitar" (Notte della chitarra), insieme a Randy California, Pete Haycock, Steve Hunter, Robby Krieger, Andy Powell, Ted Turner, Leslie West, Phil Manzanera, Jan Akkerman.
Brani caratterizzati da un forte impegno sociale e politico che dal 1995 abbracciano anche un pubblico più vasto (album Non calpestare i fiori nel deserto, oltre 1.200.000 copie vendute) grazie alla sua continua ricerca artistica che per istinto naturale si affaccia anche a un mercato più commerciale, attraverso un percorso sempre legato alle sue radici ma riproponendo in ogni album un'evoluzione artistica continua e originale.
Nel 22-23 maggio 1993 a Cava de' Tirreni tiene un concerto che poi registra creando un album live dal nome E sona mo'.
È uno dei musicisti italiani più conosciuti nel mondo; nel 1980 ha fatto da apri pista al concerto milanese di Bob Marley, ha suonato a Cuba e all'Olympia di Parigi, con artisti dal calibro di Ralph Towner, Yellow Jackets, Mike Mainieri, Danilo Rea, Mel Collins. Nel 1995 ha suonato, durante il tour estivo, con Pat Metheny, nonché con gli Almamegretta, Jovanotti, Eros Ramazzotti e Chick Corea, mentre nel 1990 era stato ospite di Claudio Baglioni nell'album Oltre.
Nell'estate 2002 ha l'idea di una tournée a quattro condivisa insieme ai colleghi Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori e Ron e testimoniata in un CD e in un DVD, In tour (primo disco prodotto della Blue Drag, sua etichetta discografica creata sempre nel 2002, insieme al figlio Alessandro).
Ha inciso e prodotto un disco in collaborazione con Richie Havens (Common Ground, 1983) e partecipato, con due canzoni, a un album di Gato Barbieri (Apasionado, 1983).
Dieci anni dopo, nel 1993, nell'album Che Dio ti benedica, compare un brano scritto da Massimo Troisi (grande amico di Pino), e musicato dall'Uomo in blues.
Dopo aver divorziato da Dorina Giangrande (corista negli album Terra mia e Un uomo in blues), da cui ha avuto due figli, Alessandro e Cristina, si è risposato con Fabiola Sciabbarasi (ex modella, interprete del video del brano Amore senza fine), dalla quale ha avuto Sara (cui è dedicata la canzone omonima contenuta nell'album Medina del 2001), Sofia (alla quale ha dedicato il brano Sofia sulle note nell'album Passi d'autore del 2004) e Francesco.
Dal 1990 al 1993, per ragioni di salute, riduce sensibilmente il numero dei suoi concerti, ma dal 1994 ritornerà a esibirsi regolarmente dal vivo.
Esibizione al Pomigliano Jazz Festival 2012
Nel 2000 firma un nuovo contratto con la BMG; il primo disco con la grande casa discografica è Medina (oltre 500.000 copie in Italia), dove spiccano le partecipazioni di Salif Keïta, Faudel e Omar Farouk.
Nell'ottobre 2005 si ripresenta con il singolo It's now or never (celebre cover inglese di 'O sole mio, a suo tempo lanciata da Elvis Presley), a introdurre l'album Iguana cafè che lo stesso autore aveva annunciato diversi mesi prima come secondo capitolo del progetto del 2004. Al disco partecipano due percussionisti non nuovi a collaborazioni con Daniele, Naná Vasconcelos (già presente sull'album Musicante) e Karl Potter. Il 14 maggio, in occasione della data napoletana dell'Iguana Cafè Tour, dopo 25 anni si ritrovano sullo stesso palco per la prima volta Pino Daniele, James Senese e Tony Esposito.
In tutti i concerti a seguire, la formazione sarà Pino Daniele – Alfredo Paixão – Mariano Barba – Gianluca Podio – Tony Esposito, la stessa con cui verrà realizzato il successivo lavoro, Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui assieme al Lounge Art Ensemble, Giorgia e Fabio Massimo Colasanti. Il 26 gennaio 2007, il singolo Back Home segna il ritorno di Pino Daniele a un suono più duro come a un tono più "aggressivo", unitamente alla continua ricerca in bilico tra melodia, suoni cubani e caraibici ed elementi di blues e di jazz.
Nell'aprile 2007 è nuovamente in tournée in Italia e in Europa, riscontrando sempre il tutto esaurito, la prima parte del giro di concerti termina con una serata-evento al Palalottomatica di Roma (29 maggio 2007) con molti ospiti che negli anni hanno segnato diverse tappe del suo percorso musicale, da Giorgia a Noa, da Alfredo Paixão a Tony Esposito (ottima la sessione in trio che annovera i brani Napule è, Je so' pazzo, Mardi Gras).
Il 9 gennaio 2008 si riunisce ai vecchi amici De Piscopo, Senese, Esposito, Amoruso e Zurzolo, in nome di una sorta di rifondazione, a distanza di anni, del "Neapolitan Power". Con tale formazione realizza un triplo CD con quarantacinque brani, tra vecchi successi riarrangiati, versioni originali e alcuni inediti. Il lavoro si intitolerà, simbolicamente, Ricomincio da 30, a significare trent'anni ininterrotti di carriera musicale, ma anche un omaggio all'amico Massimo Troisi (che nel 1981 aveva debuttato come cineasta con il film Ricomincio da tre, per cui Daniele aveva composto le musiche). Con i musicisti citati si ricompone perciò la formazione che aveva suonato ventisette anni prima nell'album Vai mò, e all'insegna delle giuste celebrazioni il gruppo parte per una nuova fortunata tournée. L'8 luglio 2008 Daniele torna ad esibirsi nella "sua" Piazza del Plebiscito per un trionfale concerto, cui partecipano numerosi ospiti (tra gli altri Giorgia, Chiara Civello, Irene Grandi, Avion Travel, Nino D'Angelo, Gigi D'Alessio). L'evento è trasmesso in diretta televisiva, e verrà pubblicato su DVD il 22 gennaio 2013.
Partecipa a un duetto con Gigi D'Alessio, in una canzone intitolata Addò sò nat'ajere, incisa in Questo sono io, album dello stesso D'Alessio. Quando questi è chiamato a salire sul palco, nella serata in piazza dell'8 luglio, viene sonoramente fischiato dal pubblico, evidentemente deluso dalla sua presenza, vista anche la rivalità che da tempo correva tra lui e Pino Daniele.
Il 27 marzo 2009 esce l'album Electric Jam, anticipato dal singolo Il sole dentro di me, che vede la collaborazione (anche come autore) con il rapper Alessandro Aleotti in arte J-Ax, ex Articolo 31. In occasione del nuovo disco viene organizzato l'"Electric Jam Europen tour" che si conclude in settembre, a Capri. Il 1º ottobre 2009 Pino Daniele suona per la prima volta al Teatro Apollo di New York. Il 4 ottobre è invece a Toronto.
Il 26 giugno 2010 partecipa al festival Crossroads 2010, organizzato da Eric Clapton al Toyota Park di Chicago, suonando assieme a Joe Bonamassa e Robert Randolph.[9]
Il 23 novembre 2010 esce il nuovo lavoro discografico dal titolo Boogie Boogie Man, che è anche il titolo del brano di punta (nelle radio dal 5 novembre), impreziosito dai duetti con artisti quali Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax.
Il 24 giugno 2011 si esibisce in concerto con Eric Clapton nello stadio di Cava de' Tirreni davanti a una platea di 16.000 spettatori. Durante il concerto, Pino Daniele ha cantato in italiano una strofa di Wonderful Tonight di Clapton.
Per l'estate 2014 Pino Daniele ha annunciato un tour nel quale eseguirà integralmente l'album Nero a metà, interpretandolo dal vivo con i membri della band originale in un unico concerto all'Arena di Verona.[10]
È il fratello del produttore cinematografico Gaetano Daniele, anch'egli molto legato a Massimo Troisi.