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AGRIGENTO – E’ successo tutto nella tarda serata di ieri, quando due immigrati febbricitanti, sono stati trasportati con urgenza al pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento.

I due, soccorsi a Lampedusa, sono stati trasportati con l’elisoccorso della marina militare ad Agrigento, dove sono arrivati in condizioni davvero estreme; uno era già in coma, l’altro intubato.

All’arrivo dei due malcapitati, si è diffusa immediatamente la notizia di un sospetto caso di ebola. I degenti e le persone presenti, hanno immediatamente innescato quel meccanismo di “fuggi fuggi generale” che è facile immaginare in questi casi, creando ulteriore scompiglio all’interno della struttura.  Tuttavia è stato grazie alla prontezza dei sanitari dell’ospedale agrigentino che si è potuto superare il momento di difficolta.

Una storia di coraggio, che si conclude con un lieto fine:

Come degli eroi, i medici di Agrigento, nonostante le direttive sanitarie consiglino il trasferimento in una sede più consona (in caso di pazienti contagiati si consiglia il trasferimento a Palermo, dove risiede un centro altamente specializzato, per la cura delle malattie infettive), hanno deciso di salvare i due immigrati.

Attraverso delicate misure preventive, i medici hanno potuto scongiurare il pericolo di Ebola, mettendo in sicurezza i due immigrati, salvando loro la vita, e ripristinando la serenità all’interno del centro.

Entrambi i pazienti, erano affetti di una grave forma di broncopolmonite, magari accentuata dalla loro permanenza in mare.