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PALERMO – Un eccezionale intervento chirurgico è stato eseguito presso la Nuova Cardiochirurgia del Policlinico di Palermo dal dottor Vincenzo Argano e dalla sua equipe multidisciplinare. Per la prima volta a Palermo sono state impiantate tre protesi valvolari aortiche, denominate "suturless", di nuovissima generazione. Queste protesi, come si può desumere dal nome, non richiedono suture chirurgiche per essere impiantate, rendendo i tempi chirurgici molto più rapidi e riducendo così i rischi.

I primi tre pazienti a ricevere le nuove protesi sono stati un uomo di 78 anni, una donna di 77 e una di 66, provenienti dalle province di Trapani, Palermo e Agrigento. I pazienti, affetti da una severa malattia della valvola aortica, presentavano tutti molteplici co-morbidità, una controindicazione all’intervento tradizionale. In due casi l’impianto delle protesi "suturless" è stato eseguito attraverso una piccolissima incisione di circa 5 centimetri con un’ulteriore riduzione dei rischi operatori. 

"L’utilizzo di queste nuove protesi rappresenta un passo in avanti nell’inquadramento multidisciplinare dei pazienti ad alto rischio – sottolinea Argano – I pazienti con patologie cardiovascolari severe e con storica clinica complessa, oggi sempre più frequenti, necessitano infatti di un inquadramento complessivo da parte di un 'Heart team' dedicato composto dal cardiochirurgo, dal cardiologo e dall’anestesista allo scopo di ottimizzare il processo decisionale e scegliere per ciascun paziente la giusta procedura". 

"Esprimo con orgoglio la mia soddisfazione per l’elevato livello di assistenza che il Policlinico è in grado di garantire – commenta il rettore dell’Università di Palermo, Fabrizio Micari – Va in questa direzione di valorizzazione delle eccellenze il progetto Policlinico 2020. In ambito sanitario, esiste infatti un nesso tra attività assistenziale e docenza universitaria che costituisce presupposto imprescindibile alla trasmissione del sapere e in particolare del saper fare e in questo caso del saper fare in modo eccellente". Il progetto "Heart team" è proprio una delle linee di sviluppo portate avanti con notevoli soddisfazioni da Renato Li Donni, direttore generale del Policlinico.