Quanti di voi sanno riconoscere un buon gelato artigianale? Anche se si pensa che non sia un'impresa difficile, in realtà, valutare la bontà del gelato che stiamo mangiando è un vero e proprio lavoro. A prescindere dal gusto personale e da alcuni criteri di valutazioni soggettivi, esistono alcuni fattori più "oggettivi" che potete tenere in considerazione. Così potrete sembrare dei veri e propri esperti di gelato artigianale!
- Partiamo dalla prima importante operazione. Si dice che siano necessari 3 assaggi per degustare un gelato (utilizzando rigorosamente una paletta): il primo raffredda il palato, il secondo giudica la consistenza e il terzo approfondisce il gusto. Tra un assaggio e l'altro ci si può sciacquare la bozza con acqua naturale.
- La prima caratteristica da valutare è il colore: una tonalità troppo accesa e sgargiante indica inequivocabilmente l'utilizzo di qualcosa di "artificiale".
- Passiamo alla consistenza: deve essere cremosa e facile da raccogliere (potete anche osservare se il gelataio stessa fa fatica a raccogliere il gelato).
- Valutate con il palato la cremosità, che deve essere a metà tra liquida e "setosa". Se avvertite una fastidiosa sensazione alle tempie, il vostro gelato non è stato servito alla giusta temperatura; un gelato artigianale servito alla giusta temperatura non dà problemi di questo tipo.
- I grumi di ghiaccio e zucchero sono un cattivo segnale.
- Adesso andiamo al sapore: in un buon gelato artigianale i sapori si identificano facilmente e le differenze tra i gusti sono nette. La dolcezza è equilibrata. Se il sapore scompare subito o se rimane troppo in bocca, il vostro gelato non è genuino.
- In ultimo, fate attenzione alla velocità con cui il gelato si scioglie: se vi sembra eccessiva o, al contrario, se il vostro gelato si scioglie lentamente, c'è qualcosa che non va!