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Eleonora Abbagnato: “Difficile ritrovarsi sola a Parigi, dopo aver lasciato la Sicilia a 11 anni”

Grandi emozioni durante l’intervista di Eleonora Abbagnato a Domenica In. La ballerina siciliana ha presentato il docufilm “Una Stella che danza” nel salotto televisivo di Mara Venier, ripercorrendo i suoi 30 anni di carriera e parlando anche della sua vita privata.

“Mia mamma – ha raccontato – è stata il punto di riferimento per tutta la famiglia, mi ha dato molta forza per arrivare a un obiettivo così importante. Nel mio passato ci sono tante emozioni belle ma anche molti ricordi brutti”. Eleonora Abbagnato ha lasciato la Sicilia da bambina, per seguire il suo sogno: “È stato difficile ritrovarsi da sola a Parigi, dopo aver lasciato la Sicilia a 11 anni. Ero l’unica italiana e mi chiamavano ”la piccola mafiosa”. Dire addio all’Opéra è stato davvero un momento emozionante, ho avuto il pubblico vicino fino alla fine. Non mi aspettavo che mi amassero così tanto, soprattutto i francesi”.

Eleonora Abbagnato a Domenica In

Quindi ha aggiunto: “Ora ho intrapreso un altro percorso e quando insegno e sto con i miei ballerini e allievi penso a tutto quello che ho vissuto anche io e mi metto nei loro panni, mi immedesimo in loro. È molto difficile perché bisogna fare tanti sacrifici. Ho lasciato l’Opéra di Parigi perché mia mamma è malata. Ci sentivamo spesso al telefono, ma ora che sono tornata in Italia spero di riuscire a starle vicino e di essere forte”.

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Quando Mara Venier ha mostrato al pubblico l’intervento dei suoi genitori, la ballerina siciliana si è commossa. “Siamo orgogliosi, dobbiamo dirle grazie per quello che ci ha regalato”, hanno detto. “Non è stato facile la sera, quando andò via da Palermo, vedere quel letto vuoto”.

Mi fai sempre piangere“, ha detto Eleonora Abbagnato alla conduttrice di Domenica In, che a sua volta si è commossa. Anche alla fine dell’intervista, non sono mancate le emozioni, quando la ballerina ha letto la lettera scritta da Lucrezia e Ginevra, figlie del marito Federico Balzaretti, nate da una precedente relazione del calciatore: “Non so se chiamarti Ele o mamma, ma so quello che sei tu per me e Lucrezia ed equivale all’importanza di una madre”.

Redazione