Purtroppo certe volte ce la cerchiamo, guarda ad esempio quanto ci costa la politica e l'amministrazione siciliana.
Però arrivano notizie esaltanti dal settore energia rinnovabile.
Settore che potrebbe essere di grande impulso per lo sviluppo dell'economia siciliana e per una sensibilizzazione culturale contro il petrolio e quel vivere dissennato che avvelena terra, acqua e aria.
La Sicilia è ricca di sole (anche troppo in questi mesi di agosto), risorse idriche, vento e biomasse boschive (da adoperare per la produzione di pellet e cippato). Tutte risorse naturali e gratuite che potrebbero produrre energia in eccesso. Specie se i comuni son piccoli. Ed è proprio in questi ultimi casi che un comune potrebbe addirittura guadagnarci. Il comune di Caltavuturo, per esempio, ha quasi 350 mila euro di introiti annui grazie al suo parco eolico.
E che dire del Comune di Petralia Sottana che a partire da una vecchia centrale idroelettrica ora gode di una grande autonomia energetica grazie all'impiego anche di impianti fotovoltaici e allo sfruttamento delle biomasse tanto presenti nei boschi?
Poi ci sarebbe un discorso prettamente politico da fare.
Energia spesso vuol dire accordi (non sempre chiari), baci di mano ed inchini a grandi come Russia e meno grandi come Libia.
Verde. Non c'è dubbio. Il verde è il colore della libertà!
Autore | Viola Dante, Immagine | www.flickr.com