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Dopo la finlandese Nokia, addio anche a Motorola. Entro la fine del 2016 scomparirà: sui dispositivi non comparirà più la dicitura che ha accompagnato i telefoni popolari come lo StarTac. La decisione è stata presa dalla cinese Lenovo, azienda guidata dal ceo Yang Yuanqing, che ha comprato Motorola da Google due anni fa.

Motorola, nata negli Stati Uniti negli anni '30, inizialmente realizzava esclusivamente apparecchi radiofonici. Poi diede un grosso impulso al settore dei computer producendo micro-processori anche per big come la Apple o la Olivetti. Ma la sua maggiore popolarità arriva con la vendita di telefonini, prima azienda al mondo ad aver creato il primo cellulare, realizzato nel 1973 dall’ingegnere americano Martin Cooper.

Voluminoso quasi come una scatola di scarpe si chiamava DynaTac. Ai primi telefoni portatili grandi come dei mattoni, seguirono poi altri modelli più piccoli e leggeri come il MicroTac e lo StarTac, molto diffusi tra gli anni ’80 e ’90. E negli anni Duemila con il Razr Motorola ha aperto la strada ai telefoni dal design super-sottile. 

Poi la crisi economica del 2008 e una serie di errori della dirigenza hanno segnato la storia del marchio statunitense. A gennaio 2011 Motorola Inc. è stata divisa in due società distinte, Motorola Solutions e Motorola Mobility. Quest’ultima è stata venduta a Google pochi mesi dopo per la cifra di 12,5 miliardi di dollari. Nel 2014 il colosso del web l’ha venduta alla società cinese Lenovo ad un prezzo nettamente inferiore, quasi 3 miliardi di dollari.

A novembre 2015 il primo produttore di pc al mondo ha registrato le prime perdite in sei anni, dipese secondo gli analisti dal forte calo delle vendite di personal computer e dalla precedente acquisizione di Motorola. Da qui, forse, la decisione di rimodulare la sua strategia in ambito mobile.