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L’Etna continua a catturare l’attenzione nazionale e internazionale, non solo per la sua attività eruttiva e per la sua bellezza, ma anche per tante storie curiose cui si collega. ‘A Muntagna è stata al centro di numerosi servizi e approfondimenti sulle principali emittenti italiane, complici la neve e la stagione sciistica e anche due postine di Poste Italiane sono apparse sui tg, per raccontare le loro giornate di consegne tra le percorrenze innevate.

In particolare, le troupe di Rai e Mediaset hanno seguito Maria Guarnera, dipendente del centro di recapito di Poste Italiane a Pedara, e Maria La Spina, in servizio al centro di Giarre, durante i loro giri tra distese di lava e boschi innevati. Le loro consegne quotidiane, nel gergo postale sono definite “gite“, e si trasformano in viaggi straordinari tra panorami mozzafiato.

Maria Guarnera ha documentato il versante Sud-Est, percorrendo le strade innevate da Nicolosi fino al Rifugio Sapienza, a oltre 1.900 metri sul livello del mare. Maria La Spina, invece, ha attraversato il versante settentrionale, partendo da Linguaglossa, la Porta Nord dell’Etna, fino a raggiungere Piano Provenzana, a 1.800 metri di altitudine. “Lavorare in questi luoghi è una sfida quotidiana: il panorama cambia di continuo e ad ogni passaggio c’è sempre un nuovo scorcio da scoprire”, hanno raccontato le due portalettere.

Sul sito di Poste Italiane Tg Poste c’è un interessante approfondimento, dedicato proprio a questo argomento. Sono circa 100 i postini e postine che percorrono le strade delle zone montuose di tutta la Sicilia e 18 di loro lavorano proprio sulle cittadine dei versanti dell’Etna, da Pedara a Maletto, da Bronte a Linguaglossa. Partono dai 7 centri di Poste Italiane sparsi sulle pendici dal vulcano e sono dotati di una flotta di 16 mezzi in tutto.

I postini che consegnano corrispondenza e pacchi nelle cittadine del versante nord-est dell’Etna, da Castiglione di Sicilia a Piedimonte Etneo partono ogni giorno dal centro di recapito di Linguaglossa. I centri abitati più grandi non superano i 500 metri di altitudine, mentre le suggestive frazioni e alcune aree con esercizi commerciali raggiunte dai portalettere arrivano ad oltre mille metri di quota.

Salvatrice Cavallaro, da diciotto anni in forze al punto di distribuzione di Linguaglossa, ha raccontato: “Raggiungo ogni giorno le frazioni di Presa e Vena piccoli e suggestivi centri abitati dell’area comunale di Piedimonte Etneo ed è sempre emozionante quando capita che si imbianchino per la neve. Alcune volte arrivo fino alle Case Bevacqua, un agglomerato di abitazioni sparute da cui partono famosi sentieri per escursioni. Ho il privilegio di poter ammirare un paesaggio mozzafiato durante il mio lavoro. Da Presa e Vena in particolare si riesce a vedere tutta la costa, da Augusta a Taormina e nelle belle giornate anche la Calabria. E poi alle spalle naturalmente lo spettacolo unico dell’Etna”.