Sei su Telegram? Ti piacciono le nostre notizie? Segui il canale di SiciliaFan! Iscriviti, cliccando qui!
UNISCITI

Si può prevedere dove cadranno le ceneri emesse durante un'eruzione vulcanica esplosiva dell'Etna? Un recente studio condotto da un team di ricercatori dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma, Pisa e Catania, in collaborazione con l'università di Monaco di Baviera, si è posto questa domanda, simulando in laboratorio il comportamento delle ceneri, per migliorare la precisione delle previsioni della dispersione delle particelle nel corso di eruzioni esplosive. 

«La cenere vulcanica è costituita da piccoli frammenti di vetro e cristalli – spiega Jacopo Taddeucci, ricercatore Ingv – e queste particelle vengono generate in grande quantità durante le eruzioni vulcaniche esplosive. Immesse nell’atmosfera, formano una nube vulcanica che viene trasportata e dispersa dai venti, per poi depositarsi al suolo anche a migliaia di chilometri di distanza e mesi dopo l’eruzione».

«Per sapere in anticipo dove ricadrà la cenere e in quali quantità e, quindi, fronteggiarne efficacemente gli effetti – aggiunge Elisabetta Del Bello, ricercatrice dell’IIngv – è essenziale conoscere al meglio il comportamento della cenere nelle nubi vulcaniche e nell’atmosfera. In questo studio, il comportamento delle particelle di cenere durante la ricaduta è stato simulato in laboratorio, filmando le particelle in caduta con speciali telecamere ad alta velocità e ad alta definizione, e poi riproducendo gli stessi esperimenti attraverso modelli matematici».