Sabato 1 agosto 2015, alle ore 17:30, verrà inaugurata presso i bassi di Palazzo Ducezio, a Noto (SR), la personale fotografica dell’Artista sudafricana ZaneleMuholi dal titolo “Faces and Phases” e “Being”.
Le opere, una selezione delle due collezioni dell’Artista,sono state concesse straordinariamente
«Ringrazio di cuore l’associazione ARC di Cagliari che ha fatto questo dono così importante e significativo alla città ed al Festival – afferma Tabita.
“Giacinto” nasce come Festival di cultura omosessuale per smontare quegli stereotipi e quei pregiudizi che conducono troppo spesso solo a violenza gratuita. Nel Sudafrica post-apartheid, Zanele Muholi
La città di Cagliari, prima gemellata per l’edizione di debutto di “Giacinto”, ha reso possibile un’esperienza di rilievo internazionale nello splendido contesto del bianco barocco netino ».
«Con Faces & Phases, volevo mostrare la comparsa dell’estetica lesbica nera sudafricana attraverso la tecnica del ritratto, soprattutto perché quasi non esistono immagini positive di noi negli archivi di donne e queer. […]
Storicamente, i ritratti vengono utilizzati come prova, testimonianze indimenticabili per parenti e amici al momento della morte di qualcuno. Faces (Facce) esprime le persone, mentre Phases (Fasi) indica la transizione da un’esperienza e da uno stadio di sessualità o espressione di genere a un altro. Faces è anche il confronto faccia a faccia tra me come fotografa/attivista e le numerose lesbiche con cui interagisco provenienti dalle diverse township di Gauteng e Città del Capo, come ad esempio Alexandra, Soweto, Vosloorus,
La serie Being (Essere) continua a esplorare l’amore e l’intimità nelle nostre relazioni, nonostante il dolore e le lotte costanti che ci troviamo ad affrontare. I miei progetti riguardano le nostre storie, le nostre lotte e le nostre vite. Le partner e le amiche hanno acconsentito a partecipare a questo progetto, con la volontà di de-nudare ed esprimere l’amore reciproco. Ogni fotografia rappresenta una coppia in diverse situazioni della vita quotidiana e della routine. […]
Nel 1996 sono stata vittima di un grave crimine d’odio, quando sono stata picchiata dalla madre della mia ex compagna. […] Ho viaggiato nelle township e ho ascoltato e registrato oltre 50 casi. Ho condotto interviste e ho registrato le sopravvissute per rivelare le loro esperienze, la loro resistenza ed esistenza in quanto lesbi-che nere nel paese, poiché credo sia importante dare un viso a ogni problema».
Brani estratti da “Mapping Our Histories: A Visual History of Black Lesbians in Post-Apartheid South Africa” by Zanele Muholi – Trad. Marta
NOTA BIOGRAFICA
Zanele Muholi è nata a Umlazi (Durban) nel 1972, vive e lavora a Città del Capo. Ha studiato Advanced Pho-tography
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Nell'ambito del GIACINTO FESTIVAL – nature LGBT