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Credono nella scienza a tal punto da decidere di farsi ibernare. E non si tratta di uno scherzo, ma di una scelta fatta con il massimo della serietà. A parlare di loro, un articolo del Corriere della Sera: si tratta di cittadini italiani che hanno stipulato onerosi contratti di ibernazione con alcune società americane.

Di fatto, andranno a morire negli Stati Uniti, negli ospedali delle società che si occuperanno della conservazione del loro corpo a -196 gradi, dentro silos d'alluminio pieni di azoto liquido, dove attualmente sono già conservati un centinaio di 'pazienti' che aspettano di 'risorgere'.

Il processo di ibernazione deve seguire delle regole precise: entro due minuti dalla morte clinica, la testa del paziente deve essere portata a -96 gradi, poi il sangue viene sostituito con un compost chimico denominato liquido criogenico e il corpo viene inserito nel silos, a testa in già. Il sogno di una vita 'eterna' costa oltre 150.000 euro. 

«Farsi ibernare è come giocare una schedina – dice Vitto Claut, avvocato friulano che ha scelto la strada dell'ibernazione -. Se esiste anche una sola possibilità di tornare al mondo, non voglio certo sprecarla».

Daniele Chirico, romano, si farà ibernare insieme alla moglie Rita e alla figlia Ilenia: «Per me la vita è qualcos’altro di più che un viaggio dalla sala parto all’obitorio – dice –. La soluzione al problema della morte esiste e come. Ho aspettato tutta la vita per morire e allora… perché non dovrei aspettare tutta la morte per poter rivivere?».

Fonte: Corriere della Sera