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Manifesto San BenedettoUno degli uomini più illustri cui San Fratello ha dato i natali è San Benedetto detto "il Moro", vissuto nel sedicesimo secolo figlio di Cristoforo e Diana, schiavi venuti dall'Etiopia ed accolti dalla facoltosa famiglia dei Manasseri.
Il culto si diffuse maggiormente dopo la morte anche se inizialmente in forma non ufficiale, dato che la beatificazione avvenne solo alla metà del Settecento. La devozione si diffuse molto in Sicilia dove divenne compatrono, insieme a Santa Rosalia, di Palermo nel 1713, patrono di San Fratello sua città natale e patrono di Acquedolci, paese nel quale la Chiesa Madre e la Parrocchia sono a lui dedicate.
Venerato per la sua umiltà, è stato il primo tra i Santi scuri a cui sono stati riconosciuti capacità taumaturgiche ed è invocato come straordinario consolatore dell'animo umano.
In Sicilia il Santo viene festeggiato solennemente in giorni differenti a seconda della città che lo celebra. In particolare a Palermo la sua festa cade l'ultima domenica di giugno, a San Fratello viene celebrato il 17 settembre mentre ad Acquedolci viene celebrato  la prima domenica del mese di Agosto.
A San Fratello la festa come detto si celebra il 17 settembre, periodo di fine estate in cui tutti i sanfratellani sparsi nel mondo, tornano per festeggiare il Santo Protettore. 
La pesante vara lignea percorre le vie del paese fra canti, preghiere e il suono della banda musicale, coinvolge i tanti devoti provenienti da ogni parte dei Nebrodi, e dalla comunità del Convento di Santa Maria di Gesù, dove viene custodito il corpo incorrotto del Santo.
Nei tre giorni che precedono i festeggiamenti, 14, 15, 16 settembre, si svolge il triduo di preparazione, animato ogni anno da un frate diverso dell'ordine dei frati minori. Il 16 dopo la celebrazione della messa, vengono recitati i vespri.