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Unico italiano nel cast della produzione internazionale di una serie televisiva a sfondo storico. Nostra intervista.

“Barbari” (Die Barbaren) è una serie televisiva internazionale, attualmente visibile su Netflix, che racconta la battaglia di Teutoburgo, una battaglia che oppose i germanici all’impero romano. 

La produzione ha selezionato un cast di grande spessore con attori del calibro di Laurence Rupp e Nikolai Kinski e per interpretare il ruolo del governatore romano Varo ha scelto l’agrigentino Gaetano Aronica. Una scelta ponderata frutto di una selezione imponente su oltre 400 pretendenti, basta dire che Gaetano Aronica è l’unico italiano del cast. La trama prende spunto dal fatto storico e si snoda in un sapiente mix di passione e imprevedibilità. Si nota subito una solida ricerca storica sull’ambientazione e sulla sceneggiatura fluida e spettacolare. Risulta molto suggestivo l’uso del latino sottotitolato per tutti i personaggi romani. Scene crude di battaglia seguono l’impostazione moderna molto cara ai videogiochi e sono un condimento che amplifica la spettacolarità dell’intera produzione. 

Gaetano Aronica interpreta il ruolo di Varo, governatore romano spietato ed abile stratega che fallì proprio nella missione più importante: romanizzare i germanici. Gli storici affermano che probabilmente la storia dell’Europa non sarebbe stata la stessa se Varo avesse portato alla vittoria i romani in quella battaglia. L’interpretazione di Gaetano Aronica è assolutamente un cammeo da incorniciare. Il suo aspetto sembra proprio uscito dai libri di storia e la sua faccia ricorda in maniera impressionante alcune immagini che la tradizione iconografica ci ha tramandato di generali e condottieri romani e ancor di più il suo viso sembra disegnato da Albert Uderzo in uno dei suoi capolavori della celebre serie di Asterix. La grandezza della interpretazione di Gaetano Aronica si costruisce però nella delineazione del “suo” personaggio Publio Quintilio Varo. I gesti misurati, le espressioni intense e il suo forte distacco umano dalla moltitudine di soldati, schiavi, personaggi, passioni, ci restituiscono una immagine molto attendibile di un governatore dell’impero romano. Il suo è un lavoro attento e meticoloso frutto di una visione teatrale dei suoi personaggi che, come ci ha ormai abituato, portano dentro l’anima del personaggio e l’introspezione dell’attore.

“Sono felice di avere partecipato a questa imponente produzione molto curata in tutte le fasi della realizzazione” ci afferma Gaetano Aronica. Le scene più suggestive sono state girate in Ungheria, “Abbiamo vissuto realmente la foresta con tutte le insidie che questa può creare: la difficoltà maggiore” ci dice Gaetano “è stata proprio quella di adattarsi alla vita della foresta, ma alla fine sono veramente contento e mi reputo fortunato per avere avuto questa grande opportunità”. Altro aspetto interessante è l’uso del latino “la produzione è stata molto attenta alla lingua latina e io sono stato l’unico a non essere doppiato. Anche la voce di Publio Quintilio Varo e la mia!”. Il rapporto con Netflix sembra destinato a continuare e, anche se Gaetano Aronica non si sbottona, ci sono diversi progetti che lo coinvolgono.

Nonostante la limitazione ai minori di 14 anni la serie “Barbari” risulta assolutamente meno cruenta di alcuni videogiochi in uso agli adolescenti e riteniamo, invece, che possa essere vista dai ragazzi dei vari licei sia per il suo valore storico sia anche per quello linguistico con l’uso del latino.

Gero La Vecchia