A pochi giorni dal settimo anniversario della morte si intensificano le notizie su Michael Jackson, scomparso a causa di un'overdose di propofol, un anestetico somministratogli dal suo medico per permettergli di dormire anche in vista di un ritorno dal vivo per una serie di concerti che avrebbe dovuto tenere a Londra. Si torna a parlare di pedofilia – accuse di cui fu assolto – e violenze su minori: la bomba è stata sganciata dalla rivista americana "Radar", entrata in possesso di alcuni documenti che rivelerebbero come nel 2003, durante una persecuzione nel suo Neverland Ranch, sia stato trovato molto materiale pedopornografico.

Il giornale, che definisce la residenza del cantante "casa degli orrori", avrebbe ottenuto dal dipartimento dello sceriffo di Santa Barbara documenti inediti "che mostrano la vera profondità della sua depravazione". Nella casa di Michael Jackson sarebbero stati ritrovati foto e video di uomini, donne, ragazzi e ragazze in situazioni decisamente depravate, fino a droghe per il trattamento di dipendenza dal sesso, con tante prescrizioni fatte da svariati medici a persone vicine alla star.

In più c'erano note, diari e materiale audio scoperti negli hard disk del suo computer e foto che ritraevano bambini in pose sconvenienti e violente: "Documenti che dipingono un quadro scuro e spaventoso di Jackson", ha dichiarato un investigatore interpellato da "Radar". Nonostante tutte le accuse e le denunce che furono fatte all'epoca, comunque, il tribunale assolse il cantante da tutti i capi di imputazione, nonostante tutto il clamore mediatico che negli anni ha accompagnato il cantante.

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