Conoscere la Sicilia Proverbi Siciliani: Quannu u diavulu t’alliscia voli l’arma Quannu u diavulu t'alliscia voli l'arma. Avete mai sentito questo proverbio siciliano? Il nostro viaggio alla scoperta dei migliori proverbi siciliani, ci porta oggi a conoscerne uno che può tornarci molto utile nella vita di tutti i giorni. Come abbiamo già visto insieme in diverse occasioni, i proverbi erano considerati un tempo vere e proprie regole da seguire. Oggi, indubbiamente, hanno perso quella "forza" che avevano un tempo, ma meritano di essere approfonditi e ricordati, perché rappresentano un modo per conoscere meglio la nostra bella Sicilia. Cosa significa Quannu u diavulu t'alliscia voli l'arma? Iniziamo dalla traduzione: "Quando il diavolo ti adula, vuole la tua anima". Avete capito il significato? Quando qualcuno ci adula troppo, vuole qualcosa in cambio, o magari vuole ingannarci (se non ci ha già ingannato). Occhi aperti,..
Prodotti Frutti Siciliani dimenticati: ecco 4 sapori antichi che pochi ricordano Nel vasto panorama dei prodotti della Sicilia, ve ne sono alcuni dei quali non ci ricordiamo più: oggi vogliamo parlare proprio di alcuni frutti siciliani dimenticati. Questi, un tempo, erano utilizzati in cucina e abbastanza diffusi, ma oggi sono per lo più un ricordo. Non tutti ne conoscono il nome, altri non li hanno mai visti se non in foto. Eppure, alcuni di questi sono ancora assai presenti nella nostra bella isola. Iniziamo da li caccami, frutti dolci che un tempo si vendevano anche per strada. Sono i frutti del bagolaro, un grosso albero con il legno chiaro, duro, tenace ed elastico, di lunga durata. Questo albero attecchisce facilmente ed è anche longevo. Può diventare plurisecolare. I frutti, che in Sicilia vengono chiamati caccami, hanno prima un colore giallo o..
Siciliani Fulco di Verdura, il siciliano che conquistò Chanel e l’America con i suoi gioielli Fulco di Verdura (Fulco Santostefano della Cerda, duca di Verdura) è stato protagonista della storia del gioiello. Siciliano, nato a Palermo nel 1898, è ritenuto un'icona di stile del XX secolo. Conobbe e frequentò personaggi del calibro di Coco Chanel e Salvador Dalì. Emigrato dalla sua terra d'origine, visse a Parigi, dove lavorò alla Maison Chanel e più avanti a New York, sulla Fifth Avenue, dove fondò il suo marchio di gioielli, seguito da esponenti del mondo dello spettacolo e del jet set internazionale. La Storia di Fulco di Verdura Come abbiamo anticipato, nacque a Palermo, da Giulio Santostefano della Cerda, e da Carolina Valguarnera, dei principi di Niscemi. Crebbe a villa Niscemi e alla morte del padre, avvenuta nell'agosto del 1923, ha ereditato il titolo di duca, ma anche..
Prodotti Pane di Lentini, profumo e cuore della tradizione Il pane di Lentini vanta oltre un secolo di tradizione. Si tratta di una specialità siciliana, per essere precisi della provincia di Siracusa, dal sapore delizioso, con una ricetta complessa. Un tempo veniva preparato dalle donne, che portavano l'impasto da cuocere nei forni in pietra alimentati a legna. Parte del pane poi si lasciava al proprietario del forno, come pagamento per il suo utilizzo, mentre il resto era destinato agli operai che lavoravano lontano da casa. Il prodotto, quindi, doveva essere in grado conservarsi a lungo, senza che diventasse raffermo troppo presto. La ricetta, che viene tramandata di madre in figlia, presenta naturalmente piccole differenze da una famiglia all'altra. Alla semola di grano duro si aggiungeva una parte di farina di Timilia. Oggi si prepara con farina di semola di..
Cultura&Spettacoli L’Hotel Villa Igiea riaprirà a giugno dopo il restauro C'è una data per la riapertura dell'Hotel Villa Igiea di Palermo, uno dei più famosi della Sicilia. Il prossimo primo giugno, sotto l'insegna Rocco Forte, si apriranno nuovamente le porte della struttura in stile liberty, uno dei luoghi simbolo della storia della città. Proprio qui, infatti, ha vissuto la famiglia dei Florio, che ne fece un centro nevralgico della mondanità internazionale. L'albergo vanta una invidiabile posizione sul mare e ha uno splendido giardino mediterraneo. Olga Polizzi, director of design del gruppo, intende valorizzare i dettagli Art Nouveau dell'epoca, firmati da Ernesto Basile, che venne incaricato da Ignazio Florio jr. La ristrutturazione degli interni procede con la collaborazione di Paolo Moschino, interior designer italiano di stanza a Londra. "La ristrutturazione è un dono" ha detto Sir Rocco Forte, Fondatore e Chairman..
Ambiente&Animali Il sindaco di Realmonte vieta l’accesso alla Scala dei Turchi Vietato l'accesso alla Scala dei Turchi. Il sindaco di Realmonte (Agrigento) ha vietato l'accesso e la fruizione della zona ovest per motivi di sicurezza, dopo la caduta di un gran numero di sassi. Nei giorni scorsi l'associazione MareAmico Agrigento aveva segnalato lo stato della bellissima scogliera, che richiama durante tutto l'anno tantissimi turisti e visitatori. Nelle giornate di maltempo dei giorni scorsi, infatti, sono caduti molti massi e i turisti sono saliti fin dove si trovano le pietre cadute. La Scala dei Turchi era stata riaperta alla fruizione alcuni mesi fa, dopo il crollo sul lato est, ripristinato con un'opera di disgaggio finanziata dalla Regione Siciliana. "Resta ancora in piedi il problema della guardiania dell’importante sito e dei relativi controlli - fa sapere Mareamico -. Questo è un luogo a..
Economia&Lavoro Lavoro Poste Italiane, si cercano portalettere in Sicilia Lavoro Poste Italiane, si cercano portalettere anche in Sicilia. Le domande vanno presentate entro domenica 8 dicembre. Lavoro Poste Italiane, come candidarsi Per quanto riguarda i requisiti, i candidati devono possedere il diploma di scuola media superiore o il diploma di laurea anche triennale. Nel dettaglio, il voto minimo per il diploma è 70/100, mentre per la laurea 102/110. Le candidature senza voto del titolo di studio verranno automaticamente scartate. Un altro requisito fondamentale per tutti è la patente di guida in corso di validità per la guida del motomezzo aziendale, mentre soltanto per la provincia di Bolzano è necessario essere in possesso del patentino del bilinguismo. È inoltre necessario possedere l'idoneità generica al lavoro che, in caso di assunzione, dovrà essere documentata dal certificato medico rilasciato dalla USL/ASL di..
Economia&Lavoro Nuovi voli per la Sicilia: DAT attiva i collegamenti verso Brindisi da Palermo e Catania Dal prossimo mese di giugno saranno operativi due nuovi collegamenti per la Sicilia. La compagnia aerea DAT attiverà i voli da Brindisi verso Palermo e Catania. I voli avranno una frequenza settimanale, ogni sabato, e saranno operativi dal 27 giugno al 5 settembre. «I collegamenti con Palermo e Catania - dichiara Tiziano Onesti, Presidente di Aeroporti di Puglia - rappresentano una novità assoluta per l’Aeroporto del Salento di Brindisi. Il Piano strategico di Aeroporti di Puglia attribuisce particolare importanza all’attivazione di rotte, non solo internazionali, da/per aree con elevato potenziale di traffico. La Sicilia rientra sicuramente tra queste. Connessioni non solo verso le tradizionali destinazioni domestiche rappresentate dai grandi centri - Roma e Milano in primis -, ma anche verso il Sud e tra il Sud, sensibili a mettere in..
Cultura&Spettacoli Papa Francesco riceve in dono la preziosa manna delle Madonie Papa Francesco ha ricevuto in dono la manna siciliana. I rappresentanti del Consorzio Manna Madonita di Castelbuono (Palermo), insieme al maestro pasticciere Nicola Fiasconaro, hanno portato al Pontefice, dopo l'udienza in piazza San Pietro, una cesta contenente la manna che si produce nel comprensorio locale, insieme al panettone artigianale Oro di Manna dell'azienda Fiasconaro. Forse non tutti lo sanno, ma la manna è un alimento di memoria biblica, noto come piovuto dal cielo per sfamare il popolo di Israele nel deserto. Questa preziosa resina dolce rappresenta ancora oggi un importante prodotto del territorio delle Madonie, estratto con tecniche molto antiche dalla corteccia dei frassini. Gli alberi crescono su una superficie di 60 ettari, nei boschi fra Castelbuono e Pollina. Nel corso dell'incontro avvenuto a Roma, Papa Francesco ha ascoltato la..
Cultura&Spettacoli Pirandello innamorato: scoperte 19 lettere alla sua Jenny Diciannove lettere rivelano i tormenti d'amore di un giovane Luigi Pirandello. I documenti, che fino a oggi non sono mai stati pubblicati, sono la testimonianza di una relazione sentimentale tra lo scrittore siciliano e Jenny Schulz Lander, una ragazza tedesca conosciuta durante il periodo di studi universitari a Bonn. "Scusami, cara Jenny, ma io non ci posso far niente! Non so più cosa faccio, cosa devo fare; sono proprio come impazzito. I miei poveri parenti soffrono molto nel vedermi così, ma non posso né dominarmi né concentrarmi; ho la morte nel cuore, e ridere mi è impossibile", si legge. I documenti autografi - spiega AdnKronos - sono stati rinvenuti in archivi statunitensi e tedeschi. Si trovano al centro del saggio di Giuseppe Faustini "Un amore primaverile. Inediti di Luigi Pirandello..
Ricette La ricetta del pane siciliano di rimacinato Oggi scopriremo insieme la ricetta per fare in casa il pane siciliano di rimacinato. Si tratta di un pane croccante e gustoso, che ricorda il sapore del pane di una volta. Prepararlo non è difficile ma, naturalmente, bisogna seguire con attenzione il procedimento. Questo tipo di pane si conserva bene per diversi giorni: quando non sarà più molto fresco, potreste usarlo per fare delle gustose bruschette. Ricetta pane di rimacinato Ingredienti 500 g di semola di grano duro rimacinata 350 g di acqua 100 g di lievito madre, rinfrescato e pronto all'uso 10 g di sale Procedimento Sciogliete il lievito nell'acqua e aggiungete la semola. Fate riposare per circa 10 minuti, quindi aggiungete il sale. Impastate, fino a ottenere un panetto liscio e omogeneo, quindi fatelo riposare in una ciotola..
Ricette Pesce spatola in cipollata agrodolce, ricetta saporita Pesce Spatola in cipollata agrodolce, una ricetta gustosa, con una marcia in più. Il pesce spatola o sciabola è saporito e le ricette su come cucinarlo sono tante. La cipollata è un condimento che si sposa bene con questo pesce (ma anche con altri) e renderla agrodolce come usiamo in Sicilia, esalta di più le caratteristiche di questa bontà. Ricetta Pesce Spatola in cipollata agrodolce Ingredienti per 4 persone kg. 1 di pesce spatola 2 grosse cipolle 1 cucchiaio di uvetta 2 cucchiai di olive nere denocciolate 1 cucchiaio di doppio concentrato di pomodoro acqua q.b. ½ bicchiere di aceto di vino bianco 1 cucchiaio di zucchero olio evo q.b. farina di semola di grano duro q.b. sale q.b. Procedimento Se non ha provveduto il pescivendolo, sfiletta il pesce e taglialo..
Prodotti Carruba, agrumi, sommacco: quando la birra parla siciliano Non esiste qualcosa che i siciliani non sappiano fare. La storia dell'isola racconta di un territorio in grado di dare vita a ogni tipo di prodotto di qualità. Tra questi non manca la birra: negli ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom di birrifici artigianali che coniugano tradizione ed eccellenza. Così, alle più tradizionali bionde, si sono aggiunte tantissime birre particolari, create proprio con ingredienti che sono sinonimo dell'Isola in tutto il mondo. Tra le realtà più recenti c'è quella del Birrificio artigianale Bruno Ribadi di Cinisi, nel Palermitano, che ha scelto di fare della sicilianità il suo punto di forza. Per produrre le birre, vengono utilizzati, tra gli altri, carrube, sommacco, mieli antichi e agrumi. Così, vengono realizzate la IPA (India Pale Ale) con foglie di..
Ricette Picioia ricetta della “polenta” di Troina La Piciocia è una ricetta tradizionale di Troina, suggestivo comune dell'Ennese. Si tratta di una sorta di polenta fatta con farina di "rumanedda" o "cicerchia", cioè Lathyrus Sativus, un legume tipico della zona. Viene condita con salsiccia, finocchio selvatico o cardi selvatici. Può essere servita calda, come primo piatto, o anche quando si è freddata. In quest'ultimo caso, viene tagliata a fette, infarinata e fritta in abbondante olio caldo, diventando un ottimo contorno. Ricetta Piciocia Ingredienti 700 g di farina di cicerchie 300 g di farina di ceci 300 g di farina rimacinata 200 g di lardo (o pancetta) 1 cipolla 200 g di cardi selvatici 2 l d'acqua peperoncino sale Procedimento Soffriggete la cipolla tagliata finemente nel lardo tagliato a dadini. Mettete a bollire l'acqua per farvi bollire i..
Ricette Cipolline in agrodolce ricetta del contorno siciliano Le cipolline in agrodolce sono un buonissimo contorno, perfetto anche come antipasto. Realizzarle è davvero semplice e, leggendo la ricetta, ve ne renderete conto. La cucina siciliana ama molto le preparazioni in agrodolce: un mix che si presta a moltissimi piatti come le polpettine di carne (trovate la ricetta qui). Vediamo subito insieme la ricetta cipolline in agrodolce alla siciliana. Ingredienti 1 kg di cipolline 1 bicchiere di aceto 2 foglie di alloro sale 3 cucchiai di olio extravergine d'oliva 1 cucchiaio di zucchero Procedimento Pelate le cipolline. Sciacquatele e lessatele in acqua bollente salata per una ventina di minuti. Sgocciolatele con cura e trasferitele in un tegame con olio e alloro. Lasciate insaporire, rimestando delicatamente per 2-3 minuti. Bagnate con l'aceto dolcificato con lo zucchero. Fate evaporare, scuotendo di..
Ricette Cartocci Siciliani, la ricetta con il Bimby Cartocci Siciliani con il Bimby, ecco una ricetta per gli amanti del celebre robot da cucina. Morbidi e invitanti, non si può resistere ai Cartocci Siciliani. Questi fantastici dolci sono amati sia per la loro consistenza che per il loro ripieno, a base di una golosa crema di ricotta. Se pensate che siano difficili da fare in casa, abbiamo la ricetta che fa per voi: il Cartoccio Siciliano Bimby è facile e veloce da preparare. Vediamo come procedere. Ricetta Cartocci Siciliani Bimby Ingredienti 500 g di farina 00 55 g di zucchero semolato 50 g di strutto 250 ml di acqua un pizzico di sale 1 bustina di lievito di birra disidratato 350 g di ricotta altri 100 g di zucchero semolato per la crema Procedimento Inserite all'interno del boccale..
Conoscere la Sicilia Quando è nata la Festa dell’Immacolata in Sicilia? Oggi scopriremo insieme quando è nata la Festa dell'Immacolata, che ricorre ogni anno l'8 dicembre. Si tratta della festività che apre le celebrazioni legate al Natale: durante tutto il mese, vi sono alcuni importanti appuntamenti, come Santa Lucia, il 13 dicembre, molto partecipati in Sicilia. L'Immacolata Concezione è un dogma proclamato da Papa Pio IX nella giornata dell'8 dicembre 1854, con la bolla Ineffabilis Deus: questa sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale, fin dal primo istante del suo concepimento. Il dogma, dunque, riguarda il peccato originale. La Chiesa Cattolica celebra la Festa dell'Immacolata l'8 dicembre. Nella devozione, l'Immacolata è collegata alle apparizioni di Lourdes del 1858 e, iconograficamente, anche alle precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi, nel 1830. [caption id="attachment_40262" align="aligncenter" width="500"]..
Conoscere la Sicilia Ecco 5 cose che non sai su Santa Lucia e la sua festa La festa di Santa Lucia è una delle più sentite in Sicilia. La tradizione, in tal senso, continua ad avere un ruolo fondamentale e in tutta l'Isola si rinnova con tanti eventi. Sono tante le processioni e le feste organizzate in onore di questa martire cristiana, patrona di Siracusa. La sua storia è abbastanza nota, ma oggi abbiamo deciso di approfondirla ancora di più, parlando di cinque cose che forse non sapete su Santa Lucia e la sua Festa. Cinque cose che non sai su Santa Lucia Santa Lucia è patrona di Siracusa, ma è anche patrona dei ciechi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini, e di diverse città. Pensate che, ad esempio, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre, i bimbi di alcune regioni italiane, tra..
Conoscere la Sicilia Proverbi Siciliani: Li guai di la pignata li sapi la cucchiara Li guai di la pignata li sapi la cucchiara: ecco un altro proverbio siciliano che vogliamo conoscere meglio. I proverbi siciliani rappresentano una pare fondamentale della cultura della nostra isola. Ci raccontano il passato e le sue tradizioni, per alcuni di noi rappresentano dolci ricordi che legano alle persone care. I modi di dire, semplici frasi di saggezza popolare, un tempo erano vere e proprie regole di vita. Aiutavano ad affrontare le difficoltà, servivano nei momenti di bisogno o, più semplicemente, erano uno strumento perfetto per commentare situazioni, persone e accadimenti. Il proverbio di oggi è molto noto: Li guai di la pignata li sapi la cucchiara. Sapete cosa vuol dire? Iniziamo dalla semplice traduzione: I guai della pentola li sa il cucchiaio. Il significato dovrebbe essere già più chiaro:..
Musei Museo del Cioccolato, a Modica l’esposizione più dolce Il Museo del Cioccolato a Modica celebra un pregiato prodotto, raccontandone storie e sapori. È stato inaugurato nel 2014, in un'ala del Palazzo della Cultura di Modica, e offre ai visitatori un itinerario coinvolgente, che svela curiosità e aneddoti. All'interno si trova un'interessante mostra documentario-bibliografica, dal titolo "Il cioccolato di Modica nelle carte dei Grimaldi - 1746/1915", che raccoglie una vasta quantità di fogli e manoscritti, su trenta pannelli. Questi raccontano la storia del cioccolato dall'era precolombiana in poi, oltre alla sua evoluzione, dal chicco al prodotto finito. In altre stanze vi sono diverse sculture di cioccolato: una golosa e particolare galleria. I visitatori rimangono stupiti di fronte alla miniatura in cioccolato dell'Italia. Si tratta di un grande bassorilievo, di circa 9 metri, sistemato nel salone più grande: è interamente..
Conoscere la Sicilia Mulino Fiaccati a Roccapalumba, un tuffo nella storia Il Mulino Fiaccati si trova a Roccapalumba, nel Palermitano. Venne costruito nel 1887, dalla famiglia Avellone, sugli argini del Fiumetorto, nel feudo Fiaccati, in una posizione molto favorevole dal punto di vista commerciale. Questo mulino ad acqua si trova tra le rocce: un tempo serviva a incanalare le acque del fiume, portandole in una grossa "urga" (diga) in pietra squadrata. Anche di notte, grazie alla sua posizione, la diga si riempiva, assicurando la macina per il giorno seguente. L'acqua si immetteva poi in un altro corso d'acqua, alle spalle del mulino, dal quale partivano due corsi, che portavano l'acqua alle cascate (cunicoli alti circa 12 metri, quasi verticali, in pietra). Il mulino è stato costruito con ottima pietra a vista, di provenienza locale. L'edificio consta di un corpo centrale, suddiviso..
Conoscere la Sicilia Ecco i migliori proverbi siciliani sull’inverno Oggi scopriremo insieme i proverbi siciliani sull'inverno più belli. Esistono proverbi per ogni occasione: dal meteo, ai consigli per la quotidianità, c'è solo l'imbarazzo della scelta. Così, naturalmente, ci sono anche quelli strettamente legati alle stagioni. Attraverso queste frasi della saggezza popolare, conosciamo meglio anche la meravigliosa lingua siciliana. Oggi, in particolare, abbiamo deciso di vedere insieme i proverbi siciliani sull'inverno. Come avrete modo di capire, sono quasi tutti incentrati sullo scorrere del tempo, il susseguirsi delle stagioni e i ritmi del lavoro agricolo. Non indugiamo oltre con le introduzioni, è il momento di scoprire insieme questi bellissimi proverbi siciliani sull'inverno. I proverbi siciliani sull'inverno A quattru cosi non tiniri fidi: suli di ‘nvernu, nuvola di stati, amuri di donna e carità di frati Di quattro cose non ti devi..
Paesi e città Alla scoperta di Custonaci, tra marmi, storia e natura Custonaci, in provincia di Trapani, si trova all'estremità orientale del golfo di Bonagia, più precisamente su una collina. Si trova a due passi da numerose località turistiche della zona, come San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo. Il suo territorio è diviso in caratteristiche frazioni: Sperone, Assieni, Santa Lucia - Piano Alastre, Purgatorio, Baglio Messina, Baglio Mogli Belle e Scurati. È denominata "Città internazionale dei marmi" per l'insistenza nel suo territorio del secondo bacino marmifero d'Europa, con circa 100 cave in attività e una cinquantina di opifici industriali. Storia di Custonaci Un decreto del 1241 del Re Federico II di Svevia concesse tredici “Casalia Inhabitata” all'università di Monte San Giuliano (l'attuale Erice), con lo scopo di aggregare gli “habitatores” su un vasto territorio circostante per la crescita della popolazione...
Paesi e città Saponara,il paese siciliano che deve il suo nome a una pianta Saponara, in provincia di Messina, prende il suo nome dalla pianta Saponaria Officinalis, un tempo molto diffusa nel territorio e in grado di produrre schiuma a base detergente. Questa località si sviluppa sulle pendici del versante settentrionale dei Monti Peloritani, lì dove il torrente Cardà confluisce nel torrente Perarella, formando il torrente di Saponara. In tempi recenti è salita agli onori della cronaca per l'iniziativa della vendita di case a 1 euro. Le sue origini sono molto antiche, ma non è stato individuato il momento esatto in cui venne fondata. L'ipotesi più accreditata fa risalire la sua fondazione all'anno Mille. A sostegno di questa tesi, la presenza del Castello sulla collina che sovrasta il paese, che è alta 321 metri. Oggi vi sono soltanto i ruderi, ma si pensa che..
Paesi e città Cosa vedere a Ragusa, un gioiello siciliano Cosa vedere a Ragusa? La domanda è apparentemente semplice, ma merita una risposta approfondita. Ragusa è il capoluogo più meridionale d'Italia e viene chiamata la città dei ponti, per la presenza di tre strutture pittoresche e di grande valore storico. È passata attraverso il terribile terremoto del 1693, che la distrusse quasi del tutto. La ricostruzione, avvenuta nel XVIII secolo, ha dato vita a due grandi quartieri: Ragusa superiore e Ragusa Ibla, quest'ultima sorta dalle rovine dell'antica città. [caption id="attachment_162288" align="alignright" width="484"] Ragusa[/caption] Ragusa è uno dei luoghi più importanti del barocco siciliano: è stata riconosciuta, insieme alle città del Val di Noto, Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco. L'origine del nome risale all'epoca bizantina (in greco Ρογος, Ragous, Rogos ovvero granaio, dovuto alla ricchezza agricola della zona). Cosa vedere a Ragusa Ragusa..
Paesi e città Nicolosi, orgogliosa Porta dell’Etna Nicolosi, in provincia di Catania, sorge alle pendici dell'Etna. Si trova a sud del grande vulcano, tra vari coni piroclastici, come i Monti Rossi e la collina di Mompileri. Per la sua strategica posizione, tra mare e montagna, rappresenta storicamente la Porta dell'Etna. Il suo nome deriva probabilmente dal monastero benedettino di San Nicolò, che sorse nel 1359. Prima, sullo stesso luogo vi era già un hospitalem per monaci infermi. La Storia di Nicolosi Prima della conquista normanna, il territorio era occupato da boschi. Ruggero I fece una suddivisione in feudi, affidandoli ai soldati, alla chiesa e all'ordine dei Benedettini. Così, nel 1092, Catania e i territori etnei finirono all'abate bretone Angerio da Sant'Eufemia. Le pendici dell'Etna cominciarono a popolarsi di tanti monasteri, come quello di Santa Maria la Scala,..
Paesi e città Giarratana, la Perla degli Iblei Giarratana, la "Perla degli Iblei", è il più piccolo comune della provincia di Ragusa. Si estende su un declivio in modo ordinato e armonico, quasi incastonata tra monti e piani. Ha un territorio prevalentemente montuoso e di forma allungata, costituito da vulcaniti e da rocce sedimentarie, che si estende dalle pendici del Monte Lauro (un antico vulcano attivo più di 1,8 milioni di anni fa) fino ai pressi della diga di Santa Rosalia. Storia di Giarratana Giarratana vanta origini molto antiche. Secondo alcuni, la sua progenitrice sarebbe l’antica Casmene, città greca, fondata nel 644 a.C, da Siracusa sul Monte Casale e che, assieme ad Acrai e a Camarina, costituiva una delle tre roccaforti per la difesa delle coste della Sicilia orientale. Le prime notizie storiche su questa località risalgono alla..
Turismo Ecco dove trovare i presepi viventi in Sicilia Con l'arrivo del Natale, si rinnova la tradizione dei Presepi Viventi in Sicilia. In diverse province della nostra regione prendono vita numerosi appuntamenti, che danno vita alle località e le avvolgono di un'atmosfera magica. Gli antichi mestieri rivivono grazie ai personaggi, in un perfetto connubio di storia e fede. Alcuni dei presepi viventi siciliani rappresentano vere e proprie istituzioni: anno dopo anno, decennio dopo decennio, sono diventati un momento irrinunciabile durante il Natale in Sicilia. Oggi li conosceremo meglio. Vi consigliamo di consultare i siti o le pagine Facebook delle diverse manifestazioni, per essere sicuri di orari e costi. Presepi Viventi in Sicilia Presepi Viventi Palermo A Collesano, i visitatori saranno trasportati indietro nel tempo, rievocando le tipiche atmosfere della tradizione, tramandate da generazioni, in cui i ricordi diventano racconto..
Eventi Presepe vivente di Gangi: spirito, atmosfere ed emozioni di Natale Si rinnova l'appuntamento con il presepe vivente di Gangi (Palermo), uno dei più famosi della Sicilia. Il presepe vivente da Nazareth a Betlemme torna dal 26 al 29 dicembre e si caratterizza particolarmente per ambientazione, organizzazione, spirito e atmosfera. Oltre 250 figuranti saranno presenti intorno all'antico quartiere di Santa Lucia, proprio sotto piazza del Popolo. Superata la soglia del portone in legno della chiesa Madre, si muoveranno in un palcoscenico naturale, costruito tra i vicoli del borgo, che riprodurrà una Betlemme immaginaria. Saranno riproposte le scene della natività, con spaccati della vita della Palestina del tempo. La grotta sarà ricostruita sotto gli archi della trecentesca Torre dei Ventimiglia. Una colonna sonora e una voce fuori campo descriveranno le atmosfere del tipico paesaggio urbano dell'epoca. Ci saranno 14 rappresentazioni al giorno:..
Eventi Escursione alla Grotta del Lauro, la più suggestiva del Parco dei Nebrodi Domenica 15 dicembre sarà possibile visitare la Grotta del Lauro. L'escursione ha una durata di circa 5 ore e i visitatori potranno addentrarsi tra cunicoli, strettoie e scivoli per ammirare le magnifiche sale della Grotta. Il percorso turistico è adatto a tutti coloro che hanno superato i 10 anni di età, ma presenta alcune difficoltà da affrontare. Sarà possibile trascorrere l'intera giornata immersi nell’incantevole scenario delle Rocche del Crasto, eccellenza paesaggistica all’interno del Parco dei Nebrodi e luogo di nidificazione della coppia di Aquile Reali e stazionamento dei magnifici Grifoni. Programma 09,30 - Ritrovo partecipanti ad Alcara Li Fusi in Piazza A. De Gasperi (Cappuccini) - Roxy Bar 09,45 - Trasferimento in auto presso l’inizio del sentiero che porta alla Grotta del Lauro. 10,00 - Inizio Trekking per arrivare all'ingresso..
Eventi Sagra della Cotaccalla a Campofranco È tutto pronto a Campofranco (Caltanissetta) per la tradizionale Sagra della Cotaccalla, che rientra nei festeggiamenti dell'Immacolata. Sabato 7 dicembre, in piazza Santa Rita, a partire dalle 19,30 si svolgeranno i consueti riti legati alla festività. Alle ore 20,30 ci saranno la benedizione e l'accensione della vampa, seguite, alle ore 21, dalla XXIV Sagra della Cotaccalla. Alle 21,30 spettacolo musicale con I Celentadri, mentre alle 23 spazio alla spaghettata con lo chef Vincenzo Giovino. I festeggiamenti si concludono a mezzanotte, con i fuochi d'artificio. La cotaccalla è una forma di pane di forma circolare, condita con olio di oliva, sale, pepe e formaggio. L’etimologia della parola trova spiegazione nel fatto che viene servita e consumata “cotta e calda”. Si tratta di una ricetta della “cucina povera” che le famiglie di..
Eventi Torna la pista di pattinaggio sul ghiaccio a Palermo Tortna la pista di pattinaggio sul ghiaccio a Palermo. Anche quest’anno il Giardino Inglese ospita, da domenica 8 dicembre 2019 e fino al 26 gennaio 2020, “Palermo on Ice”. Il pattinodromo al civico 3 di via Duca della Verdura colorerà non solo il Natale ma l’inverno in città. Taglio del nastro alle ore 10 nel, giorno dell’Immacolata. La pista quest’anno supera i 1.200 metri quadrati. Interamente al coperto, sonorizzata grazie alla filodiffusione, addobbata a festa, è la prima pista palermitana di pattinaggio formato XL ma non solo. Da quest’anno, infatti, “Palermo on Ice” strizza l’occhio al risparmio e all’efficienza energetica. All’interno della struttura un chiller che sfrutta la tecnologia DB, di ultima generazione, è in grado di raffreddare la pista senza fare quel tipico (e fastidioso) rumore. Una scelta green,..
Eventi Treno dello Sfincione, un viaggio del gusto nel giorno dell’Immacolata Treno dello Sfincione e del mandarino di Ciaculli, domenica 8 dicembre si viaggia sui binari del gusto. L'itinerario turistico inizia con la partenza dalla stazione di Palermo Centrale, alle ore 8,20. Arrivo a Bagheria, dove i passeggeri, visiteranno la cittadina e parteciperanno a un Laboratorio del Gusto in corso Umberto I: saranno descritti i presidi Slow Food dell'Area di Palermo (mandarino tardivo di Ciaculli e susine di Monreale). La descrizione sarà arricchita con la presentazione dello sfincione di Bagheria, del verdello, dell'acciuga di Aspra e dell'estratto di pomodoro. Presentando il titolo di viaggio del treno storico si potrà visitare gratuitamente Villa Valguarnera. Si riparte da Bagheria alle 14,59 per raggiungere Cefalù. Qui i passeggeri potranno visitare la cittadina, che ospita la manifestazione "La via dei Presepi", un itinerario tra chiese..
Eventi Treni storici speciali da Catania e Caltanissetta per raggiungere Chocomodica Domenica 8 dicembre appuntamento speciale con i treni storici del gusto in Sicilia. In occasione della manifestazione Chocomodica, partiranno due treni, da Catania e da Caltanissetta. Il Chocomodica Express da Catania partirà alle 8.40. Fermate intermedie a Lentini (9.09), Augusta (9.39), Siracusa (10.18), Avola (10.44), Noto (10.51), Ispica (11.11), Pozzallo (11.20), Scicli (11.39). Arrivo a Modica alle 11.51. Il treno di ritorno partirà da Modica alle 16.55 con arrivo a Catania alle 20. Il biglietto ha un costo di 20 euro per gli adulti e 10 euro per i ragazzi I viaggiatori in possesso del biglietto per i treni cancellati il 27 ottobre (96889 – 96890 – 96891 – 96892- 96886 – 96887) potranno recarsi nelle biglietterie Trenitalia per il rimborso totale oppure cambiare il biglietto per il treno Storico..
Miti e leggende La leggenda del Lago di Pergusa La leggenda del lago di Pergusa è una delle più famose della Sicilia. Il paesaggio in cui è immerso il lago è di grande interesse naturalistico e ha da sempre alimentato la fantasia di scrittori d’ogni tempo. Pensate che ha ispirato scrittori come Claudiano, Ovidio, Cicerone, Livio e Diodoro Siculo, arrivando anche al poeta inglese John Milton. Proprio a Pergusa (Enna) ebbe luogo il celebre ratto di Proserpina, uno degli episodi mitologici più affascinanti. Il Ratto di Proserpina La leggenda del lago di Pergusa riporta che Proserpina, figlia di Cerere, mentre raccoglieva fiori nei pressi dello specchio d'acqua, fu rapita dal dio degli Inferi, Plutone, e fatta sua sposa. Cerere la cercò in lungo e largo per nove giorni. La dea della Fertilità, per cercare Proserpina, trascurò il suo dovere..
Miti e leggende La leggenda delle Tre Donne di Mussomeli Oggi vogliamo raccontarvi la leggenda delle tre donne di Mussomeli. Questo racconto è legato al Castello di Mussomeli, luogo carico di fascino e mistero. Si narra che, un tempo, il Castello fosse abitato dal ricco e potente principe Federico. Egli aveva tre sorelle molto belle: Clotilde, Margherita e Costanza. Un giorno il principe si dovette recare in guerra e, non avendo a chi affidare la custodia delle tre fanciulle, le chiuse in una camera, lasciando loro il cibo necessario. Fece dunque murare la porta della stanza e partì. La guerra, però, si protrasse a lungo, più del previsto. Così le tre donne rimasero senza cibo. Nel Castello non c'era nessuno a cui chiedere aiuto e, dopo aver resistito per giorni, spinte dalla fame tentarono di mangiarsi le scarpe, dopo averle..
Miti e leggende La leggenda della Madonna di Tindari Avete mai sentito la leggenda della Madonna di Tindari? Il Santuario della Madonna Nera di Tindari è un luogo di grande fascino. Al suo interno è custodita una statua in legno di cedro del Libano, che raffigura la Vergine Bizantina con Bambino. Alla base c'è una scritta in latino: "Nigra sum sed formosa". Questa statua fu portata in Sicilia probabilmente durante le persecuzioni iconoclaste dell'VIII secolo, nel periodo in cui regnata Leone III l'Isaurico. La leggenda siciliana narra che una donna, arrivata per venerare la Madonna nera per aver guarito la figlia gravemente ammalata, rimase delusa dal suo colorito scuro. "Sono venuta da lontano per vedere una più brutta di me" ("Hàju vinutu di luntana via ppi vidiri a una cchiù brutta di mia!"), esclamò la donna. All'improvviso, la bimba..
Miti e leggende A caccia di giganti: ecco dove si trovano quelli della Sicilia Sicilia terra di giganti. Non ci credete? Vi faremo ricredere. Tra le leggende siciliane ve ne sono molte che chiamano in causa queste mitiche figure: così, tra storia e invenzione, ancora oggi si ricordano interessanti personaggi che hanno contribuito ad alimentare il fascino di questa terra. Conosciamo meglio i giganti siciliani. I Giganti Siciliani Encelado L’Etna non è sempre stato un vulcano. Almeno, secondo una famosa leggenda siciliana, lo è diventato. Si narra che un tempo Encelado, il maggiore dei giganti, decise di prendere il posto di Giove, e dominare così il mondo. A causa della sua presunzione, però, venne punito e finì per essere sepolto sotto il vulcano siciliano. Cominciò così a buttare fiamme dal petto, causando la prima eruzione. Tifeo Secondo leggenda, è lui a sorreggere la Sicilia...
Miti e leggende Leggenda del crisantemo: il significato del fiore della Festa dei Morti Avete mai sentito la leggenda del crisantemo? I crisantemi, tra i fiori, sono i più bistrattati. Associati al lutto e alla morte, vengono solitamente portati al cimitero, per i propri cari che non ci sono più, ma in realtà nascondono un significato molto gioioso. Oggi abbiamo deciso di raccontarvela, soprattutto perché siamo in prossimità della Festa dei Morti, che in Sicilia è molto sentita. Da noi viene chiamato "fiore dei morti", ma è noto anche come "margherita a 16 petali". In generale, si dice sia diventato un fiore da portare al cimitero per la sua stagionalità. Dato che fiorisce a novembre, infatti, è proprio in concomitanza con la Festa dei Morti. In altre culture, però, questa correlazione non esiste e il crisantemo ha un significato diverso. Crisantemo significa "fiore dell'oro"...
Miti e leggende La Leggenda della Fata Morgana, uno dei racconti di Sicilia più belli Oggi vogliamo raccontarvi la leggenda della Fata Morgana, una delle più conosciute della Sicilia. Morgana era figlia della madre di Artù, Igraine, e del primo marito, il duca di Cornovaglia. Era, dunque, sorellastra del futuro re. Guaritrice e mutaforma, era stata allieva di viviana, conosciuta anche come la Dama del Lago e Sacerdotessa Madre di Avalon. Stando alla leggenda che risale all'anno 1060 (in quel periodo, gli Arabi dominavano la Sicilia già da 300 anni), tre cavalieri messinesi (Cola Camuglia, Ansaldo da Patti e Jacopino Saccano) decisero di sfidare i dominanti Musulmani. Approfittando delle presenza di Ruggero il Normanno dall'altro lato dello Stretto, giunsero a Mileto e, portandogli in dono una spada a due mani e una croce, spiegarono che i siciliani erano disposti a tutto, pur di liberarsi dalla..
Musica siciliana E la pampina di l’alivu… La canzone siciliana della raccolta E la pampina di l'alivu, di l'alivu la pampina… Recita così una celebre canzone popolare siciliana. Il nostro viaggio alla scoperta delle tradizioni ci porta oggi a scoprire un ritornello che ricorda altri tempi. Si tratta della canzone delle raccoglitrice di olive, una sola immagine che viene ripetuta per farsi compagnia e distrarsi nel corso della faticosa giornata del raccolto. Anche la grande Rosa Balistreri ha realizzato una sua versione di questo canto. Come abbiamo già avuto modo di vedere, le canzoni della tradizione sono legati alla quotidianità, alla vita di tutti i giorni. Ci raccontano com'era la vita in Sicilia e ci riportano indietro nel tempo. Anche in questo caso, è probabile che si siano più versioni. Ve ne riportiamo una. La Pampina di l'alivu testo E la pampina..
Musica siciliana U Chiovu, tarantella siciliana di festa U Chiovu, chiamato anche ballu a chiovu, è una tipica tarantella siciliana. In particolare, si caratterizza per essere legata al periodo della mietitura. Dopo una lunga giornata lavorativa, i contadini si riunivano sull'aia e la eseguivano, accompagnandosi con gli strumenti tipici. Si trattava di un momento di socialità e condivisione, nonché ovviamente di divertimento. Il nome deriva dal fatto che, durante i passi, i piedi battono sempre i tacchi nello stesso punto. Da qui, dunque, l'analogia con un chiodo, che si pianta insistendo sempre su un punto con il martello. I ballerini fanno dei salti con le gambe aperte che, nel poggiare a terra, si incrociano. Di norma, U Chiovu si balla a due a, alla donna, l'uomo fa spesso scherzi, mosse e riverenze. Ci si avvicina, passando da un..
Musica siciliana Ecco come è nata la Tarantella Siciliana Quando si pensa alla musica siciliana, il pensiero va subito alla tarantella. Quella della tarantella siciliana è una melodia della tradizione, che racconta storia e tempi antichi. Bisogna dire che, in generale, questo tipo di danze e melodie sono tipiche di tutto il Sud Italia e che la prima fonte storica risale ai primi anni del XVII secolo. Originatasi nella provincia di Taranto, nel tempo è diventato emblema del Regno delle Due Sicilie. Il termine tarantella deriva dal complesso e rituale fenomeno del tarantismo, legato a una patologia che si riteneva essere causata dal morso di ragni o di altri animali velenosi, come serpenti o scorpioni. La tarantella si danzava nel corso di feste pubbliche pagane e, dopo il medioevo, il ritmo frenetico venne considerato una pratica legata alla guarigione,..
Musica siciliana “Si maritau Rosa”: la canzone siciliana di chi non trova l’amore Si maritau Rosa è una celebre canzone popolare siciliana. Si tratta di un canto della tradizione, diffuso in diverse parti dell'Isola, che assume testi leggermente diversi a seconda dell'area di riferimento. Probabilmente l'avrete sentita tutti, almeno una volta. Il testo fa riferimento alla condizione di una giovane che non riesce a trovare marito. Una condizione che, raggiunta una determinata età, in alcune epoche del passato era praticamente inaccettabile. A parlare, dunque, è la triste protagonista. Intorno a lei la primavera è in fiore e gli uccelli volano spensierati, ma il suo animo soffre. Nonostante tanti bei giovanotti passino sotto la sua finestra, nessuno le fa la corte. Arriva, dunque, la spiegazione di tanto penare: "Mi vogghiu fari zita, mi vogghiu marità", canta, spiegando di volersi fidanzare e sposare anche lei,..
Musica siciliana U sciccareddu, dolce e malinconica canzone siciliana U sciccareddu è una delle canzoni popolari siciliane più famose. Come alcuni dei canti più famosi dell'isola, non ha una melodia molto allegra e, di fatto, anche il testo è un po' malinconico. Questo, comunque, non gli ha impedito di essere apprezzatissimo e di entrare a far parte della tradizione folkloristica dell'isola. L'autore è ignoto e nel tempo vi sono stati diversi adattamenti e versioni. Lo sciccareddu, cioè l'asino, ha rivestito in passato una fondamentale importanza per la vita delle comunità. Per capire il significato di questo canto carico di affetto nei confronti dello sciccareddu morto, bisogna pensare che, un tempo, era l'unico mezzo di trasporto, il solo in grado di attraversare territori impervi, anche con carichi pesanti. Per questo motivo, la perdita dell'animale costituiva per i nuclei familiari un..
Musica siciliana Viri chi dannu ca fannu i babbaluci… La canzone siciliana dell’infanzia Lenti, sempre nascosti, eppure ricercatissimi: i babbaluci, cioè le lumache, sono grandi protagonisti della cucina siciliana. La Sicilia è una terra ideale per le chiocciole, grazie alla sua umidità: sono diffuse in tutto il territorio e molto utilizzate nei piatti della tradizione. Oggi, però, non vogliamo parlare di ricette, bensì di musica. Tanti di voi, infatti, ricorderanno una famosissima canzone siciliana che parla di babbaluci. La canzone, chiamata "I babbaluci", ma anche "Viri chi dannu", è stata portata alla ribalta dal musicista siciliano Roy Paci, ma è molto più antica. Somiglia molto a una filastrocca. Difficile trovare notizie approfondite in proposito: come abbiamo ormai imparato, gli antichi canti popolari sono spesso di autore incerto. Sono entrati a far parte della tradizione nel corso dei decenni, tramandati da una generazione all'altra...