PALERMO – Il parroco ha fatto dipingere di giallo il muro esterno della chiesa di Santa Cita, a Palermo, perché qualcuno l'aveva imbrattato con scritte e disegni osceni e, qualche ora dopo, è scattata l'indignazione dei cittadini sulla pagina Facebook "I monumenti abbandonati di Palermo", poiché l'intervento non era stato autorizzato dalla Soprintendenza dei Beni Culturali. Per effettuare questo tipo di lavoro, infatti, serve una particolare autorizzazione, poiché si tratta di un bene vincolato. 

Si indignano perché pulisco – ha detto a Repubblica il parroco, Giuseppe Bucaro – e non perché la gente deturpa un bene storico e religioso in questo modo. Il muro della chiesa, quello adiacente alla scalinata dell'oratorio, era pieno di simboli fallici osceni. Nei giorni scorsi ho cercato di contattare la Soprintendenza per telefono, ma senza riuscirsi. Non pensavo ci volesse un'autorizzazione particolare per una cosa del genere.

Come ha spiegato il religioso, pare non ci fosse tempo per seguire l'iter regolare, poiché una coppia di sposi che aveva organizzato il proprio matrimonio non voleva farsi fotografare "con l'abito nuziale davanti alla scalinata dell'oratorio, con quelle scritte oscene in evidenza".