L'ultimo abitante di Chernobyl non ha mai lasciato il suo villaggio. Nemmeno quando è stato avvolto dal silenzio e dall'abbandono, subito dopo il disastro nuclerare del 26 aprile 1986. Ivan Shamyanok ha 90 anni e vive a Tulgovich, nella cosidetta zona di alienazione, o semplicemente 'La Zona', che si estende nel raggio di 30 km dal sito dell'ex centrale e delimita l'area dove le radiazioni continuano a disperdersi nell'aria.

La vita di Ivan, rimasto solo dopo la morte di sua moglie, continua a scorrere in una quiete irreale. "I dottori vengono a visitarmi e sto bene – ha spiegato l'uomo all'agenzia ReutersAnche mia sorella viveva qui con suo marito, ma sono morti. Sono morti d'ansia. Io non ce l'ho. Canto un po', prendo le cose con calma e vivo. Il mio segreto per sopravvivere è non aver mai abbandonato il posto dove sono nato".

Dopo l'incidente Ivan non ha cambiato nemmeno le sue abitudini alimentari e ha continuano a mangiare la frutta e la verdura coltivate nel giardino di casa. La sveglia è alle 6 del mattino, quando l'inno nazionale suona alla radio. Poi si prende cura dei suoi animali, maiali e galline. I rifornimenti avvengono grazie a un venditore ambulante che si ferma nel villaggio due volte a settimana.

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