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A Prizzi, piccolo borgo medievale palermitano nel cuore dei Monti Sicani, abbarbicato su una rocca di 1045 metri sul livello del mare, c’è un tesoro gastronomico che in pochi conoscono: le “Gidate di Prizzi”, conosciute anche come “Gidate siciliane”.

Questa antica ricetta, tramandata da generazioni, rappresenta un’autentica delizia per il palato, un viaggio nei sapori più genuini e autentici della cucina siciliana.

Le Gidate sono delle focacce di pane, diffuse sui Monti Sicani, ripiene con bietola. Da questa verdura, conosciuta con il nome di Gira, deriva il particolare nome “Gidate”.

Per dare vita a questa ricetta viene solitamente usata la bietola selvatica (Beta vulgaris subsp. maritima, loc. nota come Giri, Zarchi, Sarchi), che cresce nei terreni coltivati, nelle aree incolte e nei pascoli del territorio siciliano.

Nella Gidata questa verdura, tipica di molti piatti della cucina tradizionale regionale, si accompagna ad altri ingredienti della cucina tradizionale come le patate, il pomodoro, il pecorino, la cipolla, l’aglio, i filetti di acciuga, la salsiccia e l’olio extravergine di oliva, che conferiscono a questa focaccia un sapore unico.

La loro consistenza croccante all’esterno e soffice all’interno rende le Gidate siciliane irresistibili, un’esplosione di gusto, che cattura l’essenza della cucina siciliana tradizionale.

Questo piatto è un omaggio alla ricchezza culinaria dell’isola. La ricetta, custodita gelosamente dalle famiglie di Prizzi, è un vero e proprio patrimonio gastronomico che merita di essere riscoperto e apprezzato anche al di là dei confini locali.

Spinach pie pieces in a plate

La ricetta delle Gidate siciliane

Ingredienti

Per l’impasto delle Gidate servono:

  • 2 kg di farina di grano duro;
  • 2 cubetti di lievito di birra;
  • 80 g di sale fino;
  • 1 lt (circa) di acqua tiepida.

Per il ripieno servono:

  • 200 ml di olio extravergine di oliva;
  • 5 coste, (bietole);
  • 1kg di patate;
  • 4 cipolle;
  • 4 spicchi di aglio;
  • 1 kg di salsiccia;
  • Acciughe a piacere;
  • 500 ml di passata di pomodoro;
  • 200 gr di pecorino grattugiato.

Procedimento

  1. Su una spianatoia disponete la farina a fontana, sciogliete il lievito nell’acqua tiepida, mescolate e versate nella fontana;
  2. Aggiungete il sale ed impastate per 20-25 minuti continuamente fino ad ottenere un composto duro ed omogeneo. Potete aiutarvi con una planetaria;
  3. Formate un panetto, disponetelo in una ciotola infarinata e coprite con un panno di cotone, facendolo lievitare in un luogo caldo per 2 ore;
  4. Lavate e tagliate le bietole a pezzetti, versateli in un recipiente e mescolateli. Si consiglia di posizionare un peso sopra la verdura per eliminare l’acqua in eccesso;
  5. Aggiungete le patate sbucciate e tagliate a piccoli tocchetti, il pomodoro pelato, il pecorino grattugiato, la cipolla e l’aglio tagliati finemente, insieme ai filetti di acciughe diliscati e spezzettati, la salsiccia uscita dal budello e sbriciolata;
  6. Strizzate bene le bietole, unitele al condimento, conditele con l’olio extravergine di oliva, amalgamate bene il tutto e fate riposare;
  7. Con l’impasto lievitato, ricavate dei panetti di 120 g e formate delle palline;
  8. Stendetele con il mattarello, sul piano di lavoro ben infarinato, ottenendo uno spessore di pochi millimetri;
  9. All’interno della sfoglia così ottenuta adagiate due cucchiai di ripieno, inumidite i bordi e richiudete unendo la parte superiore con quella inferiore;
  10. Schiacciate bene i bordi in modo che possano ben saldarsi tra di loro;
  11. Con una forchetta punzecchiate la superficie, spennellate con un po’ di olio extravergine d’oliva e cuocete in un forno caldo a 200 gradi per 20/25 minuti;
  12. Quando hanno assunto un colore bello dorato, le nostre Gidate sono pronte;
  13. Coprite le Gidate appena sfornate con un panno da cucina finché non si saranno intiepidite;
  14. Ora potete gustare la Gidata. Buon appetito!

Foto da Depositphotos

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