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Occhio agli ormai celebri gioco-test su Facebook. Direttamente sulla pagina Agente Lisa della Polizia di Stato, viene lanciato l'allerta: dietro delle azioni innocue, infatti, potrebbero nascondersi delle fregature. Su Facebook si legge:


“A che animale somigli?”; “Di quale attore sei sosia?”; “Cosa sarai nella prossima vita”? Eccetera eccetera. Quanti di voi si divertono a giocare ai test su Facebook? Non c’è nulla di male, penserete, ma accettando di giocare date il permesso a società esterne di accedere ai vostri dati, sappiatelo.
Cosa succede quando si clicca su “inizia test”? Ce lo spiega la Polizia postale. In pratica con quel clic si esce da Facebook e si viene indirizzati su un’altra piattaforma, gestita da altre società che si impossessano dei dati personali contenuti su Facebook: nome e cognome, data di nascita, città natale e di residenza, scuole frequentate e, attenzione, lista degli amici e indirizzo IP.
Queste informazioni personali hanno un valore di mercato, perché le varie società possono studiare i diversi profili e pubblicizzare meglio i loro prodotti.
Così poi “casualmente” arrivano pubblicità di prodotti, o di luoghi proprio vicini a noi e ai nostri gusti, sia su Facebook che via mail.
E il tutto è autorizzato dall’utente che accede a questi test o giochi. Come? Cliccando su “accetta i termini e le condizioni”, frasetta che sembra innocua e che distrattamente e senza darle il giusto peso viene cliccata da tutti.
Come affermo sempre, in questa pagina non siamo proibizionisti a prescindere e non ci piace creare allarmismo, pensiamo però che ci debba essere la giusta informazione, perché su Internet la vera chiave per non incappare in problemi è muoversi con consapevolezza.