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Nella mattinata del 23 novembre (con due giorni di anticipo per impegni istituzionali), i Licei Scientifico “A. Sciascia” e Classico “U. Foscolo” di Canicattì, hanno voluto contribuire alla campagna di sensibilizzazione sul tema della violenza contro le donne con una manifestazione. Il 25 novembre di ogni anno la Giornata viene riproposta a livello mondiale per sensibilizzare le donne e l’opinione pubblica su questo tragico fenomeno che comporta un altissimo numero di donne vittime di violenze, per lo più domestiche. La data è significativa, in quanto ricorda l’assassinio delle tre sorelle dominicane Mirabal avvenuto nel 1960 durante la dittatura di Trujillo.

  L’evento, ideato e organizzato dalla Prof.ssa Lella Falzone, col titolo di “Invisibili” è stato presentato sotto forma di happening. La Prof.ssa Carla Carafa ha coordinato i ragazzi del Classico, la Prof.ssa Antonietta Cigna li ha coordinati nella scelta dei testi per i monologhi mentre i Professori Schembri, Giulia Portalone ed Emanuela Di Naro per la realizzazione dei cartelloni e degli striscioni; quest’ultima ha pure realizzato uno spot. Gli studenti dei due Licei sono partiti in corteo con alcuni Professori dalle rispettive sedi per confluire tutti davanti la Villa Comunale. Le avverse condizioni meteorologiche stavano obbligando l’incontro all’interno del Palazzotto dello Sport, ma poi la pioggia è cessata ed è pure spuntato il sole. Gli studenti nei giorni precedenti avevano imparato monologhi e preparato magliette, cartelloni, striscioni con impresse frasi significative sul tema della giornata, coi quali hanno sfilato. Davanti la Villa hanno piazzato alcune sagome umane di compensato con su scritte altre frasi. Alcuni avevano appese sul petto gigantografie di varie donne vittime della violenza omicida di fidanzati, compagni e mariti.

  La Dirigente Scolastica  dei due plessi, la Dott.ssa Rossana Virciglio, ha aperto la manifestazione con un breve discorso introduttivo. Poi le ragazze del Classico prima e poi quelle dello Scientifico hanno eseguito un movimentatissimo e intenso flash mob davanti la Villa; tutte indossavano magliette bianche con su scritte frasi tipo: “Chi ti picchia non ti ama” e “Stop al femminicidio”. Dopo sul palco si sono esibiti vari studenti con canzoni e monologhi, mostrando senza dubbio bravura e pure qualche talento. L’happening è terminato intorno alle 12.30. Dato che la conclusione principale scaturita dal tema è che, ovviamente, la responsabilità è tutta dell’uomo che usa violenza sulle donne, e dunque il vero lavoro di prevenzione deve essere fatto su loro e da loro, la Dott.ssa Virciglio ha invitato a salire sul palco gli uomini per cantare tutti insieme “Non woman no cry”.

  Probabilmente giornate di informazione sulle cifre mostruose delle vittime e di sensibilizzazione come queste, celebrate in varie città italiane negli anni passati, hanno portato l’attuale Governo a varare il Decreto legge sul femminicidio lo scorso ottobre, non senza polemiche però, dato che negli undici articoli che compongono il provvedimento, solo cinque riguardano il femminicidio; gli altri investono questioni di sicurezza, misure contro i No Tav, sulla Protezione Civile e sulle Provincie. Qualcuno direbbe: “Ma che c’azzecca!”. Quindi, non rispettando i criteri di omogeneità, il Pacchetto di leggi disomogenei non è stato votato dal M5S, da Sel e dalla Lega. Ancora una volta si è strumentalizzato un grave problema, com’è quello del femminicidio, che avrebbe richiesto metodi legislativi  più idonei per un consenso più unanime atto a migliorare la norma, per far passare leggi che con quella ispiratrice non c’entra niente. Peccato! L’ennesima occasione sprecata.

Angelo Lo Verme