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GOCE_in_orbit_node_full_image-300x212Nell’ultimo aggiornamento sul rientro incontrollato del satellite Goce (Gravity Field and Steady State Ocean Circulation Explorer), essendosi ridotta ulteriormente la finestra temporale, l’Agenzia Spaziale Italiana ha escluso un eventuale impatto dei frammenti del satellite sul territorio italiano. Lo afferma una nota della Protezione Civile.

Lanciato nel 2009, Goce (Gravity Field and steady-state Ocean Circulation Explorer) e’ stato il primo satellite a fornire la mappa del campo gravitazionale della Terra. Lungo 5,3 metri e pesante una tonnellata, per la sua forma aerodinamica è considerato la ‘Ferrari dello spazio’. La sua corsa è finita il 21 ottobre scorso, quando il suo motore a ioni si è fermato.

Secondo i più recenti dati disponibili, dell’8 novembre, Goce si trova a quota 170 chilometri e l’impatto con l’atmosfera è previsto alla quota di circa 80 chilometri. In quel momento il satellite dovrebbe andare in frantumi, la maggior parte dei quali bruceranno nell’impatto.
I frammenti diretti sulla Terra saranno circa il 20% della massa del satellite, per un totale di 40 o 50 e con peso complessivo compreso fra 200 e 250 chilogrammi. ”Stiamo parlando di un rischio molto piccolo”, ha rilevato Floberghagen. Analoga la posizione del responsabile dell’ufficio dell’Esa che si occupa di detriti spaziali, Heiner Klinkrad, per il quale ”è 250.000 volte più probabile vincere nella Lotteria tedesca”.