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A Melbourne, in Australia, un uomo si è procurato un avvelenamento da cianuro con una cura fai da te per i tumori a base di noccioli di albicocca. Quei noccioli, però, contengono una sostanza che una volta degradata produce il veleno. Il caso, fortunatamente dall'epilogo positivo, è finito sulla rivista "Bmj Case Reports" e ne parlano anche i giornali locali. Il 67enne aveva avuto un tumore alla prostata in remissione, ed è arrivato in ospedale per un intervento di routine con un livello di ossigeno estremamente basso nel sangue, tanto da far sospettare una anemia o un problema respiratorio grave.

Dal colloquio con il medico è emerso che il paziente si era sottoposto a una cura a base di amigdalina, o laetrile, dopo aver letto sul web che questa sostanza poteva evitare il ritorno del tumore, affermazione smentita da diversi studi. Oltre a un supplemento della sostanza, che con la digestione viene degradato a cianuro, l'uomo consumava due cucchiaini al giorno di un estratto di noccioli che faceva in casa, assumendo 17 milligrammi di cianuro al giorno, 25 volte sopra la dose consentita.

I valori dell'ossigeno sono tornati alla normalità dopo pochi giorni di stop al supplemento, spiegano i medici nell'articolo, ma l'uomo ha poi ricominciato ad assumerlo. "Gli effetti dell'assunzione di una dose quotidiana così alta di cianuro non sono stati mai testati, ma sappiamo che una dose abbastanza alta può uccidere", affermano.