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L'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio è stato condannato ad 2 anni e 8 mesi mesi di reclusione. Dopo la lettura della sentenza, l'attuale parlamentare regionale in quota Ncd si è sentito male. I fatti contestati coprono l'arco di tempo compreso tra il 2002 e il 2010. Quando era assessore regionale al Turismo, Cascio avrebbe consentito a una società titolare di un resort e di un impianto sportivo adibito a campi da golf di ottenere fondi europei. In cambio avrebbe ricevuto "lavori" e "servizi" per la costruzione di una villetta a Collesano, nei pressi dello stesso resort.

Cascio avrebbe agito "in concorso" con altri due ex dirigenti regionali, Agostino Porretto e Aldo Greco, che hanno scelto il rito ordinario. Per loro è stato chiesto il rinvio a giudizio, si legge sul "Giornale di Sicilia". A pagare sarebbero stati gli imprenditori Giuseppe e Gianluigi Lapis, padre e figlio, titolari della Ecotecna srl, che costruì il Golf Club Le Madonie e che ottennero un finanziamento di oltre 6 milioni.

"Ricevevano denaro edaltre utilità da Giuseppe e Gianluigi Lapis, che venivano corrisposte a Cascio nei seguenti termini: 5.200 euro corrisposti da Ecotecna per la stipula di un atto preliminare di vendita; realizzazione delle opere di sbancamento e movimento terra preliminare alla realizzazione della villa, eseguite da una ditta individuale e fatturate da Ecotecna; riconoscimento a titolo gratuito a Cascio e alla moglie dello status di soci onorari del Golf Club; realizzazione, a cura di imprese riferibili a Lapis, degli impianti della villa, l'attività di manutenzione (anche del giardino); acquisto e installazione, da parte di Ecotecna, del cancello automatico; messa a disposizione di personale Ecotecna, con assunzione del relativo costo, per l'esercizio di attività di guardiania e sorveglianza", fanno sapere i pm.