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Si sono concluse le indagini sulla morte di Valentina Milluzzo, 32 anni, deceduta alla 19esima settimana di gravidanza all'ospedale Cannizzaro di Catania, dopo aver perso due gemelli. Sono indagati sette medici, mentre la posizione di altri cinque dottori è stata archiviata. Per i sette il reato ipotizzato è concorso in omicidio colposo plurimo: l'inchiesta non chiama in causa il ruolo di obiettore di coscienza degli indagati, ma l'atteggiamento professionale avuto dal 14 al 16 ottobre del 2016 nel reparto e nella sala parto e per "colpa professionale", consistita in "imprudenza, negligenza e imperizia".

Come spiega CataniaToday, la Procura etnea contesta: "mancata instaurazione di antibiotico terapia adeguata, a partire dalla mattina del 14 ottobre, dopo il tampone vaginale"; "mancato tempestivo riconoscimento della sepsi in atto"; "mancata instaurazione tempestiva di antibiotico terapia efficace" il 15 ottobre, ma anche la "mancata raccolta di campioni per gli opportuni esami microbiologici" che, ipotizzano dalla Procura, avrebbe "potuto diminuire in maniera significativa la probabilità della successiva evoluzione dell'infezione verso uno shock settico"; "mancata rimozione immediata della fonte dell'infezione: feti e placenta"; "mancata somministrazione di globuli rossi durante l'intervento operato nella notte tra il 15 e il 16 ottobre".