Enogastronomia

“Io mangio e bevo siciliano”, l’iniziativa per sostenere la Sicilia e i suoi prodotti

Lanciato nei giorni scorsi, l’hashtag #iomangioebevosiciliano, promuove un’iniziativa dedicata alla ripresa dell’economia siciliana, attraverso l’acquisto e il consumo di prodotti provenienti esclusivamente da aziende locali. A lanciare il grido d’aiuto sono, infatti, proprio le imprese locali cui giornalisti e comunicatori hanno deciso di dare voce dando vita a questa iniziativa.

Dalla considerazione che il cambiamento determinato dall’emergenza Coronavirus sta modificando, irreversibilmente, le abitudini di vita e di consumo di tutte le persone del mondo così come tra le imprese ed i cittadini siciliani, nasce la consapevolezza che sia adesso il momento di agire per garantire la tenuta del sistema produttivo siciliano disegnando una strategia per la costruzione condivisa di un futuro possibile, capace di concentrarsi sul valore della vita umana e su comportamenti etici, ecosostenibili, economicamente convenienti, a beneficio delle attuali e, soprattutto, delle future generazioni.

Per questo motivo, un gruppo di amici, imprenditori siciliani, produttori di cibo e bevande, esercenti della ristorazione, comunicatori, giornalisti e semplici privati cittadini ha deciso di lanciare una campagna di sensibilizzazione finalizzata a promuovere e sostenere la filiera agroalimentare siciliana.

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#iomangioebevosiciliano è un invito rivolto ai consumatori e protagonisti del settore della ristorazione siciliana che intende spingere verso la valorizzazione dell’economia circolare, la promozione del brand Sicilia e la valorizzazione delle micro imprese del food & beverage.

Molto più che un semplice hashtag vuole diventare un modus vivendi destinato ad entrare nella cultura di tutti i siciliani per sostenere anche, e soprattutto, tutti quei produttori, prevalentemente piccole e piccolissime imprese, che proseguono la produzione senza sosta, anche in questi giorni di emergenza straordinaria, per garantire il fabbisogno dei beni di prima necessità.

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L’appello verso i consumatori è, quindi, quello di fare attenzione all’origine dei prodotti, di leggere le etichette e richiedere informazioni sulle provenienze, perché bere e mangiare siciliano significa, anche, essere responsabili e solidali nei confronti dei tanti lavoratori ed imprese che rischiano il collasso nella nostra economia regionale che, oggi più di ieri, ha bisogno di sostegno.

Tra i tanti che hanno già aderito all’iniziativa social ci sono: Giuseppe Biundo del birrificio Bruno Ribadi, tra i promotori dell’iniziativa, Gianni Polizzi del “Distretto orticolo del sud est Siciliano e distretto del cibo del sud est Siciliano”, Ciccio Sultano del “Duomo”, Antonio Cottone de ” La Braciera”, Nello Occhipinti di “Verdechiaro”, Santi Palazzolo della “Pasticceria Palazzolo”, Ron Garofalo della pizzeria “Mistral” , Lidia Calà della pasticceria “Dolce Incontro”, Michele Baviera della pasticceria “Love Story”, Marco Durastanti del ristorante pizzeria “Villa Costanza”, Antonio Lo Coco dell’azienda “Blu Ocean”, Nino Carlino del distretto della pesca, Francesco Picarella di Confcommercio Sicilia, Davide Morici di Confartiginato, Anna Martano prefetto per la Sicilia dell’Accademia Italiana Gastronomia e Gastrosofia, Rosario Giunta responsabile enologico dei Monsù, Accademia siciliana di enogastronomia, Dario Guarcello Assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Castelbuono, Giovanni Lorenzo Montemaggiore delegato regionale dell’Associazione dei Discepoli di Auguste Escoffier, solo per citarne alcuni, e tanti altri, a breve, si uniranno a questo messaggio corale di speranza che vede nell’impegno di tutti l’unica possibilità di rinascita dell’economia siciliana.

Chiunque sia cultore dei prodotti tipici siciliani e condivida questi principi, può partecipare alla questa iniziativa producendo e condividendo sui propri canali social un video (della durata massima di 45 secondi) che verrà promosso e condiviso tramite i canali social e la stampa online che sostiene l’iniziativa. Tutte le informazioni sui requisiti richiesti per il videomessaggio sono contenute all’interno del sito www.iomangioebevosiciliano.it

Redazione