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Una turista a Palermo che si firma Sofia Falciani ha inviato una lettera a "PalermoToday" che vale la pena leggere. Eccola: 

"Cari Palermitani,
Ci siamo fidate di voi, di voi quando ci avete detto che "La Sicilia è meravigliosa" "Si mangia da Dio" "La gente è cordiale" "Il mare è stupendo".

Ma poi ecco che appena arrivati si apre lo scenario di tutto ciò che non avete osato dirci. Siamo in città, capoluogo di regione della Sicilia. Siamo due ragazze di ventidue anni che hanno scelto questa meta turistica per un weekend di relax, all'insegna del buon cibo e della bella gente. Ma dopo poche ore siamo già senza parole. Abbiamo scelto un grazioso b&b nel centro storico, a pochi passi dal Teatro Massimo, zona centrale e turistica, ma ovunque guardiamo di fronte ai nostri occhi il degrado è dilaniante. I bambini giocano scalzi a pallone in mezzo alle siringhe e ai preservativi, i vetri delle finestre sono rotti, le persiane chiuse ma i panni stesi: chiaro segno che le persone sono effettivamente nelle abitazioni. In motorino si va senza casco, in più di due, in contromano, sul marciapiede, sfiorando i turisti. I vostri monumenti più belli sono pieni di graffiti, ai piedi delle scalinate marmoree urinate e abbandonate rifiuti, le vostre strade sono sporche e dilaniate.

Per strada ovunque i cani e gatti randagi, malati, mangiano avanzi del mercato e lottano di fronte a tutti tra la vita e la morte, lo stesso destino viene ovviamente riservato ai clochard senza distinzione, come fossero anch'essi animali. Siamo entrate in una pasticceria storica e di fronte alla mia richiesta "un caffè macchiato per favore" mi è stato risposto a tono: "sì però prima mi paghi!". Abbiamo preso un taxi e per sei minuti di corsa ci sono stati chiesti 17€. Nessuno accetta bancomat o carte di credito, al di fuori dei grandi luoghi turistici. Le baby gang si aggirano in pieno giorno senza nascondersi, gli scippi avvengono secondo rituali di normale amministrazione quotidiana, prendere un mezzo di trasporto è come affrontare una delle prove dell'Odissea omerica, per non parlare delle raccomandazioni: "Due ragazze COME VOI che ci fanno da sole a Palermo?" Ma come noi chi? Come noi cosa? Due facce pulite in jeans che fanno quattro passi in una grande città. Ma forse è proprio questo il rischio: la contraddizione tra il nostro buongusto e il vostro eccesso.

Siamo dispiaciute per lo scarso orgoglio che riservate al vostro essere cittadini di Palermo, per come trattate i vostri quartieri ma soprattutto per come contro alimentate la ripresa economica. Siete una città che attrae, come tutta la Sicilia per mille meravigliosi motivi, ma la vostra situazione economica è allo sfascio. Inoltre mi chiedo? Perché ci avete preso di mira? Terrorizzare così i turisti vi porta a remare contro una risalita che potrebbe salvarvi. La vostra disoccupazione incrementa anno dopo anno, allora vi dico: investite sul turismo, trattateci bene, perché noi vi facciamo bene, siamo portatori di buone intenzione e lucro. Che motivazioni avete per farci tornare a casa con un brutto ricordo? Ma soprattutto mi chiedo: se voi stessi alimentate il degrado nel quale vivete, cosa spinge noi a ritornare?".