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"Le avvisaglie c'erano tutte. Federico era un ragazzo che aveva dei problemi". È quanto dichiarato da Elena Amato, sorella di Elisa, la ragazza uccisa dall'ex fidanzato Federico Zini, che poi si è suicidato. Ai microfoni di "Sky Tg24", la ragazza risponde al padre di Federico, il quale aveva descritto il figlio come un ragazzo solare, aggiungendo appunto che "non c'erano le avvisaglie".

"Ho appena letto un articolo in cui parlano i genitori di Federico. Io li capisco, loro stanno soffrendo quanto noi e il mio non è certo un attacco nei loro confronti. Però viene detto che non c'erano le avvvisaglie, che Federico era una persona solare, tranquilla. Non è vero. Federico era un ragazzo molto disturbato. Era un ragazzo che pedinava mia sorella, che tutte le volte che si allontanava da lui andava sempre nel luogo di lavoro, la aspettava alla stazione di Prato dove lei scendeva quando tornava da lavoro o sotto casa in piena notte. Una cosa che accadeva quasi quotidianamente", racconta Elena Amato.

E ancora: "È stato più volte chiesto a mia sorella di fare una denuncia per stalking, cosa che lei per amore anche nei confronti di questo ragazzo, perché gli voleva bene e non lo voleva far soffrire, non ha mai voluto fare. Voglio soltanto dire che c'erano le avvisaglie, c'erano tutte, mia sorella ne era consapevole anche se forse non abbastanza e anche i genitori lo erano, perché mia sorella stessa aveva chiesto espressamente a loro di aiutarlo in questa situazione per fargli accettare il fatto che questo amore non poteva andare avanti".