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SIRACUSA – Il 27enne Paolo Cugno ha trascorso la notte nel carcere di contrada Cavadonna. Il bracciante agricolo è accusato di avere ucciso a coltellate la fidanzata 20enne Laura Petrolito. Inoltre avrebbe buttato il corpo in un pozzo nelle campagne di Canicattini Bagni, in provincia di Siracusa. Dopo ore di interrogatorio Cugno ha confessato il delitto ed è stato fermato. 

Come hanno raccontato diversi testimoni, tra cui il padre della vittima, la coppia litigava da mesi. Non si esclude che dietro la tensioni ci fosse la gelosia del giovane. L'assassino avrebbe rivelato agli investigatori anche dove si trovava l'arma utilizzata per pugnalare Laura. La giovane coppia, che viveva col padre di lei, ha un bimbo di 8 mesi. Ad appena 16 anni la ragazza aveva avuto un altro figlio dal fidanzato dell'epoca, e il piccolo era stato affidato ai nonni paterni. 

Sabato sera Laura e Paolo sono usciti per una passeggiata, forse per un chiarimento dopo l'ennesima lite. Non vedendoli rientrare a casa, il padre di Laura ha dato l'allarme e sono scattate le ricerche. Ieri mattina il tragico ritrovamento da parte dei carabinieri: il corpo, sfregiato da numerose coltellate, si trovava all'interno di un pozzo artesiano in contrada Tradituso, tra Noto e Canicattini Bagni.