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Selinunte - Foto di Konstantin SemenovCollocata sul pianoro che sovrasta il mare, l’antica città greca di Selinunte che sorge oggi, con i suoi resti, sulle terre affidate al Comune di Castelvetrano, rimarrà aperta al pubblico per le ultime notti d’estate. Il Comune ha difatti approvato un prolungamento straordinario dell’orario del Tempio E per la serata di ieri, venerdì 5 settembre. Con un biglietto gratuito per i giovani fino ai 17, e una spesa massima di €6 per tutti gli altri, era possibile infatti ammirare, fino alle 24:00, le bellezze in stile Dorico dell’area che dal ’93 è Parco archeologico nazionale.

Per chiunque non lo sapesse o non ne avesse approfittato, sappia che da domenica 7 settembre sarà possibile, per tutti, visitare il parco gratuitamente con la propria famiglia, bambini e ragazzi inclusi. L’iniziativa è volta a sensibilizzare i giovani alla conoscenza del patrimonio culturale della zona e dell’Isola.
L’idea dell’assessorato regionale ai Beni Culturali, è il naturale prosieguo di quella portata avanti in agosto, quando il Parco archeologico fu lasciato aperto anche di notte. Il progetto prese il via con la serata inaugurale dell’11, con la presentazione del nuovo impianto di illuminazione per il Tempio E.

Nel sito archeologico della provincia di Trapani, vi sono alcuni templi e costruzioni secondarie che ricordano l’antica civiltà risalente al V-III secolo a.C. Uno spazio globale di 40 ettari i cui molti edifici che lo costituivano sono stati rovinati da diversi terremoti dell’Epoca Medievale. Il Tempio E (detto anche Hera), fu completamente ricostruito grazie ad alcuni interventi di restauro, volti a ricomporre l’antica struttura, così com’era stata eretta nell’Antichità; stesso discorso per gli interventi operati su altri edifici, che hanno permesso di rialzare, in gran parte, uno dei lati lunghi del Tempio C.

Le sculture trovate negli scavi dell’antica cittadina, si trovano soprattutto nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo, a eccezione dell'opera più famosa, l'Efebo di Selinunte, ritrovato nel 1882 in località Ponte Galera; 85 cm realizzati in bronzo, tenuti esposti al Museo Comunale di Castelvetrano.

Il Parco Archeologico è stato reso agibile anche per i visitatori diversamente abili, che potranno accedere con i loro mezzi o con il servizio, reso gratuito, di movimentazione turistica; e chissà se una maggiore affluenza possa convincere il Comune a ripetere l’iniziativa delle ‘serate archeologiche’ anche a settembre. Già che ci siete, approfittatene per fare un salto alle vicine Cave di Cusa, collocate a 13 km dalle rovine, in località Campobello di Mazara.

 

Autore | Enrica Bartalotta

Selinunte – Foto di Konstantin Semenov