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Sul successo del film “Io sono la fine del mondo” di Gennaro Nunziante con protagonista Angelo Duro, a cui somiglia molto esteticamente, sostiene che «quello è un pubblico che da quel personaggio si aspetta le parolacce e questa è la sua missione artistica. È comunque geniale il suo marketing». “L’abbaglio” di Roberto Andò con Toni Servillo e Ficarra e Picone lo considera «un film debole, con personaggi deboli e da prima serata di Raiuno», ma anche il pluricandidato al premio Oscar “Emilia Perez” è «sopravvalutato. Molto meglio “Anora”, che non vincerà mai».

E ancora: «I film al cinema hanno successo solo per i nomi degli attori e non per la trama. Per esempio: “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi è solo uno spot sul femminismo, non un film innovativo o interessante. Lei mi piaceva quando lavorava con la Gialappa’s band, non ora che vuole fare la “Roberta Benigna”»

Parole dure quelle di Giuseppe Scoditti, attore, autore, fondatore del progetto comico “Contenuti zero” e fino al 9 febbraio al teatro Biondo di Palermo con “Il Calapranzi” di Harold Pinter, che sbotta tutto il suo odio nei confronti dell’ipocrisia nel mondo dello spettacolo nella puntata 65 di “Egoriferiti”, il podcast disponibile su YouTube e Spotify, tutti i giovedì dalle 21.

YOUTUBE: https://www.youtube.com/watch?v=7axJ5R2FFRQ

SPOTIFY: https://open.spotify.com/episode/3Ord0ERgNLXKbZkR1SQH4h?si=4a587a5c65074c55

“Egoriferiti” è la conversazione tra un ospite e le sue due coscienze – rappresentate dal regista Giuseppe Cardinale e dal giornalista Vassily Sortino – alla ricerca del punto più sincero del proprio essere.

Allievo della scuola Paolo Grassi di Milano, monologhista e tra i protagonisti del film “il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti, Scoditti ha raccontato di quando ha provato con una lettera «raccomandata e con ricevuta di ritorno» ad attrarre l’attenzione di Renzo Arbore, senza riuscirci. E ancora giudizi sul regista Paolo Sorrentino, sul collega di palco Dario Aita e una sferzante e caustica sentenza sull’attore palermitano Toni Matranga: «Un comico che denuncia una rubrica comica è un deficiente. Ci sarebbe da fare un film su questo, raccontato da più punti di vista. Una storia tra intrattenimento e legalità, dove alla fine decide il pubblico chi ha ragione».

Così, anche Giuseppe Scoditti ha contribuito alla ironica raccolta fondi che Egoriferiti promuove, con un salvadanaio personalizzato, per avere come ospite il comico palermitano Toni Matranga, del duo Matranga e Minafò, che ha chiesto agli autori del programma ben 10 mila euro di compenso per partecipare a una puntata del podcast. Una raccolta che continua quindi anche dopo la denuncia per diffamazione fatta dallo stesso Toni Matranga nei confronti degli autori del podcast.

Il podcast Egoriferiti è disponibile su:

YouTube (tutte le puntate): https://www.youtube.com/playlist?app=desktop&list=PLwNjiqflOoJfqN6jx-G3lj8-l0Q7a7Pcg&fbclid=PAAaZW5bY-oqGvLkm1h0I3Q7J2isVeWkX6GZetSkFkgQshvCW9SShYQrqvXZI

Spotify (tutte le puntate): https://open.spotify.com/show/7uyiwFIRzfcCiEQJyxMC9o?si=ld_C_JxWSm6u0DityjMoRw

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