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"L’art. 35 della l. 134/2012 (d.l. Sviluppo) e l’art. 38 della l.164/2014 (d.l. Sblocca Italia) hanno introdotto una nuova disciplina delle trivellazioni che riduce il sistema dei controlli ed esautora la Regione Siciliana, violando le prerogative dello Statuto". A dirlo il Comitato Nazionale di Sicilia Nazione, composto da Gaetano Armao, Massimo Costa, Salvatore Musumeci e Rino Piscitello, in una lettera inviata ai parlamentari dell’ARS nella quale si chiede di opporsi alle trivellazioni e di aderire alle proposte referendarie.

"Il Governo Crocetta – prosegue la lettera – nonostante i nostri solleciti, ha omesso di impugnare tali norme innanzi alla Corte costituzionale. Sicilia Nazione formula l’appello ai deputati regionali eletti dal popolo siciliano affinché siano difese le prerogative statutarie, ma soprattutto il diritto dei cittadini alla salute, all’ambiente e allo sviluppo sostenibile aderendo entro il termine utile del 30 settembre alla richiesta di referendum proposta all’unanimità dall’Assemblea dei Presidenti dei Consigli regionali".

Per Sicilia Nazione, "si tratta del diritto della Sicilia di crescere e svilupparsi senza essere trasformata in una pattumiera, per di più con irrilevanti introiti finanziari per le comunità. Il saccheggio dei nostri territori ha troppe ferite ancora aperte per continuare a farsi piegare dai diktat imposti da Roma. È il tempo della dignità e della fedeltà ai cittadini elettori".

Il testo della lettera "anti-trivellazioni selvagge" inviata ai parlamentari regionali è consultabile per intero seguendo questo indirizzo.