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Che cos’è lo “scaccio”?: è tradizione in Sicilia in occasione di tutte le feste dell’anno di avere in casa lo "scaccio" ovvero la frutta secca. Non c’è siciliano che non abbia assaggiato almeno una volta la “calia”, la “semenza”, mandorle, arachidi, noci, pistacchi, anacardi, nocciole, semi di girasole, o le “castagne del prete”. La calia e la semenza sono due tipiche specialità siciliane fatte di ceci e semi di zucca. La "calia" si prepara “caliannu” (tostando) i ceci e poi salandoli. La "semenza" invece, si ricava dai semi di zucca essiccati che vengono lavorati con lo stesso procedimento della calia. Di solito calia e semenza sono vendute da commercianti ambulanti che le preparano direttamente in strada per essere consumate ancora tiepide e croccanti. Lo "scaccio" è possibile trovarlo anche nelle osterie siciliane dove è spesso consuetudine buttarne a terra le “scorcie” (bucce) in un’atmosfera piena di allegria davanti ad un buon bicchiere di vino della casa. Si dice spesso che la frutta secca sia ricca di calorie e che faccia ingrassare, invece un consumo controllato regala al nostro corpo tanta energia e vitalità. La frutta secca infatti poiché ricca di Omega 3, di vitamine, di calcio e ferro, è presente sia nelle diete degli sportivi che in quella delle donne in menopausa. Aggiungo qualche curiosità sulla frutta seccal’anacardo o “anacardio” ad esempio, prende il nome dalla sua particolare forma a cuore; le nocciole dopo le mandorle sono i frutti più ricchi di vitamina E, sono importanti per la prevenzione delle malattie cardiovascolari ed inoltre sono in grado di abbassare il livello del colesterolo e dei trigliceridi; le mandorle sono ricchissime di sali minerali tra cui il calcio, è consigliabile non consumarne più di 10 al giorno; le noci hanno un bassissimo indice glicemico, e sono ricche di sali minerali, di vitamina B, ricche di Omega 3, calcio, magnesio, acido folico ed antiossidanti, si dice che prevengano l’artrite e che rendano la pelle più bella.