Luca Sardella si è raccontato in una lunga intervista al Corriere della Sera, nel corso della quale ha parlato anche degli inizi del suo lavoro in tv, che lo ha portato ad essere uno dei volti più conosciuti del piccolo schermo. In questa occasione, ha anche avuto modo di parlare di alcuni eventi che l’hanno legato a Pippo Baudo.
Uno dei segni distintivi di Sardella, è la coppola e fu proprio Baudo a consigliargliela: “Ero all’inizio della mia carriera e lui mi disse che avrei dovuto pensare a un look che mi rendesse subito riconoscibile. E così è nata la coppoletta”. Quell’accessorio, adesso, è diventato indispensabile: “Ne ho 358, perché due le ho regalate. E ogni cappellino è abbinato a una camicia della stessa stoffa. È la mia divisa, tolgo il cappello solo la domenica, quando vado in chiesa” racconta Luca Sardella, che poi si è anche immerso nel passato, tornando alle origini della sua carriera. E, anche il quel caso, lo “zampino” di Pippo Baudo fu fondamentale.
Sardella è partito dalla Puglia alla volta di Milano in cerca di fortuna: “La prima notte l’ho passata con un senzatetto che si era mostrato molto gentile con me. Non ero triste, volevo raggiungere i miei obiettivi”. Ha iniziato a lavorare per una concessionaria di auto e, nel frattempo, si presentava nelle case discografiche: “Mi proposero di fare il Cantaveneto. Nel 1980 ho inciso Mi rode, mi scoppia, il primo reggae italiano”. Ma l’approdo in tv avvenne grazie al celebre presentatore siciliano: “L’ho conosciuto durante quegli eventi musicali“, ha detto Luca Sardella.
Quindi ha aggiunto: “Dietro le quinte sentivo che si lamentava perché a casa sua aveva un problema di formiche. Così ho preso coraggio e gli ho detto: avvocato, io potrei risolverlo. Lui, dopo avermi guardato con un po’ di curiosità, mi aveva detto di andare a trovarlo a Morlupo. Mi venne a prendere in motorino e, con dei prodotti naturali, feci sparire le formiche. Da qual momento mi propose di andare ospite nelle sue trasmissioni, ma a un patto: non avrei mai dovuto lasciare il mondo delle piante. Aveva ragione”. Così ebbe inizio la sua carriera in tv, dando vita a trasmissioni ricordate ancora oggi come iconiche.