Doveva essere un bel riconoscimento per uno dei rapper più forti d’Italia, Marracash, al secolo Fabio Rizzo, siciliano doc di Nicosia, ma alla fine tutto è saltato.
L’Università di Messina aveva pensato di dargli la laurea honoris causa in “Scienze dell’informazione, tecniche giornalistiche e social media”, ma il progetto si è bloccato per motivi che hanno scatenato un bel po’ di polemiche.
A proporre l’idea era stato il prof. Fabio Rossi, docente di Linguistica, che ha voluto sottolineare l’importanza di Marracash non solo nella musica – ha pure vinto la Targa Tenco, mica roba da poco – ma anche nel modo in cui affronta temi importanti come disagio giovanile, salute mentale, periferie, tutto usando un linguaggio diretto, che parla ai ragazzi.
Insomma, una laurea per premiare non solo le rime, ma anche il messaggio. La proposta era pure passata a novembre, ma a gennaio è arrivato lo stop: durante il Consiglio di Dipartimento del DICAM, tre professoresse hanno storto il naso.
Il motivo? Alcuni testi del rapper sarebbero “di natura sessista” e “potrebbero promuovere una cultura sbagliata”.
Non tutti erano d’accordo con queste critiche. Il prof. Rossi e anche il rappresentante degli studenti hanno difeso l’idea, dicendo che quei timori erano esagerati.
Alla fine si è votato: 39 a favore, 28 contrari, 17 astenuti. Ma, visto che il consenso non era pieno, la proposta è stata ritirata.
Risultato? Marracash non riceverà la laurea dall’Ateneo messinese. Un’occasione mancata, secondo tanti, per aprire le porte dell’università anche a linguaggi e mondi culturali più vicini ai giovani.
Niente paura, però: il rapper siciliano tornerà comunque a Messina il 5 luglio, per un super concerto allo stadio Franco Scoglio.
E lì, sul palco, ci sarà sicuramente tutto l’affetto del suo pubblico. Perché magari l’università avrà avuto qualche dubbio, ma i fan no: per loro, Marracash è già un maestro.