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"Lo dico senza mezzi termini: voi siciliani siete pigri. Non sapete comunicare le vostre eccellenze. Lo dico qui, proprio a Sultano. Lo invito e lui mi dice sempre che è difficile viaggiare dalla Sicilia. Ok, sarà vero, ma organizzatevi ca…": a parlare è Massimo Bottura, uno degli chef più importanti al mondo. Il riferimento è a Ciccio Sultano, presidente dell'associazione Le soste di Ulisse, che ha organizzato un importante evento a Palermo invitando proprio Bottura. 

"Qui respiro storia, ma nella mia testa c’è sempre il futuro. L’ispirazione può arrivare in qualunque momento e la fonte può essere qualsiasi esperienza di vita. Il mio passato lo vedo sempre in maniera critica, mentre qui in Sicilia viene visto con nostalgia. E questo si riporta anche nella cucina siciliana, che ha sempre qualcosa di nostalgico. Però con qualcosa riportato al futuro", dice Bottura, come riporta il sito "Cronache di gusto".

Bottura fa anche un elogio pubblico di Arianna Occhipinti, la produttrice di vino di Vittoria: "Lei, grazie all'averci messo la faccia e alla sua capacità di raccontare il vino e alla sua voglia di viaggiare "si è conquistata una pagina sul 'New York Times'". Bottura è un fiume in piena: "Ho sempre detto di essere un artigiano. Devo cucinare un cibo buono. Un artigiano come colui che crea la Ferrari, mentre l’artista ha libertà di movimento. In cucina non c’è spazio per gli artisti. Anche se è una linea sottilissima che divide le due cose. Diciamo allora che siamo artigiani che in alcuni casi possiamo influenzare l’arte".

I siciliani, per lo chef numero uno al mondo, un rimprovero se lo meritano: "Per comunicare al meglio bisogna conoscere tanto. Devi conoscere, stop. E non si discute. Qui però, vince la pigrizia. Dovete viaggiare, comunicare, andare in giro, raccontare al mondo cos’è un cappero, cos’è una mandorla. Perché chi viene in Sicilia vuole masticare questo territorio. La gente, però, spesso non sa cosa sono i vostri piatti. Non sa che del limone si può mangiare anche la parte bianca. Non conosce il vero sapore di un pomodoro. Non ha mai provato a mangiare dei gamberi rossi di Mazara crudi seduti a un tavolo. Non date le cose per scontato, non pensate che la gente conosca le cose. Dovete comunicare con la qualità e la qualità ce l’avete. Avete una storia da raccontare, tiratevi su le maniche e lavorate. Per il vostro bene e quello della vostra regione".